IN MEMORIA di W.B.YEATS, Hugh Auden
Hugh Auden, foto: http://www.puntocultura.it/
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Il grande poeta inglese Hugh Auden, in occasione della morte di Yeates, scrisse questa poesia:
IN MEMORIA di W.B.YEATS, Hugh Auden
Disparve nel pieno dell’inverno:
i ruscelli erano gelati, gli aeroporti quasi deserti,
e la neve sfigurava le statue pubbliche;
il mercurio sprofondava nella bocca del giorno morente.
Sì, tutti gli strumenti concordano:
il mercurio sprofondava nella bocca del giorno morente.
Sì, tutti gli strumenti concordano:
il giorno della sua morte era un giorno scuro e freddo.
Lontano dal suo male
i lupi correvano per le foreste sempreverdi,
il fiume di campagna fu insensibile alla moda dei moli;
lingue afflitte
nascosero la morte del poeta ai suoi versi.
Ma per lui fu l’ultimo pomeriggio che fu lui,
un pomeriggio d’infermiere e di sussurri;
le province del suo corpo si ribellarono,
le piazze della sua mente rimasero vuote,
il silenzio invase i sobborghi,
il flusso del sentire cessò in lui: egli divenne i suoi
ammiratori.
Ora è sparso per cento città
e dato per intero a estranei affetti;
perchè trovi la sua felicità in un’altra specie di bosco
e sia punito secondo un codice di coscienza straniero.
Le parole di un morto
mutano nelle viscere dei vivi.
(trad. Nicola Gardini)
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