Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel cinquecento

by Maura Mantellino
SCUDERIE DEL QUIRINALE 
Fino al 26 giugno 2016
Orari: da  Domenica a Giovedì dalle 10.00 alle 20.00
                  Venerdì, Sabato dalle 10.00 alle 22.30
Segnaliamo un’ eccezionale mostra alle Scuderie del Quirinale, inaugurata il 12 marzo 2016. Sono presenti due grandi maestri del Cinquecento italiano: Antonio Allegri detto il Correggio e Francesco Mazzola detto il Parmigianino. La rassegna è stata curata da David Ekserjian e molte delle opere presenti provengono dai più noti musei internazionali. Attraverso la loro attività artistica, Parma divenne uno dei più prestigiosi luoghi d’arte. Il Parmigianino nacque nel 1503 e morì giovane nel 1540, si trasferì prima a Roma, nel 1523 e poi a Bologna, nel 1527. In lui è indubbia una sublimazione estrema del ‘manierismo’, integrando certi preziosismi di contorno, come il tratteggio e gli sfondi, i colori  riescono a fondersi in un miracolo di vitalità basato sulla luce e sul buio. Sono una ventina le opere che possiamo ammirare: la grande Pala di
Bardi, realizzata a 16 anni, ‘ San Rocco’,  dipinto per la Basilica San Petronio a Bologna, la ‘ Conversazione di Saulo’,  la ‘Madonna di s. Zaccaria ’,
Antea ’, considerato uno dei ritratti più  sofisticati del Cinquecento, e infine la ‘Schiava turca’. Ricordiamo, inoltre, che il Parmigianino ci lasciò alcuni fogli all’acquaforte e un enorme patrimonio di disegni. Spirito inquieto, in molti suoi disegni e in alcuni fogli da lui incisi, possiamo notare sconcertanti rapporti di luce e di ombre ; troviamo nella luce interiore dei suoi personaggi, un sereno vivere, quasi  un prezioso rapporto basato sulle diverse variazioni di aria e luce. Grazie al Parmigianino nacque in Italia il primo esperimento di pittura all’acquaforte, un nuova tecnica che vedremo anche nelle incisioni dei maggiori maestri dei secoli successivi.  

 Il Correggio nacque a Correggio intorno al 1489 e si trasferì a Parma nella prima decade del Cinquecento e qui vi rimase per il resto della vita. Sono presenti una ventina di suoi dipinti tra cui possiamo ricordare ‘Madonna Barrymore’, ‘Noli me tangere’, ‘La scuola di Amore’, ‘Il ritratto di dama’, e ‘Il martirio di Quattro Santi’. Nei suoi capolavori riscontriamo anche soggetti mitologici. In molti suoi lavori vi è una morbida fusione degli scuri e dei chiari, della luce e delle ombre: un’atmosfera sospesa in un’unica sostanza vitale universale, forse al di fuori del linguaggio del Parmigianino.   Oltre al Parmigianino e a Correggio, in mostra possiamo ammirare i disegni e i dipinti di artisti minori, ma non meno interessanti, quali Francesco Rondani, Girolamo Mazzola Bedoli, Michelangelo Anselmi, e Giorgio Gandini del Grano.

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