DIMMI DI TE, Vittorio Zingone

Dimmi di te, 
dei tuoi vissuti giorni, 
amata mia; 
pare tutto, ormai, 
sia dannato a svanir 
nel nero nulla; 
amore, gioia di vivere, 
promesse di carezze senza tempo, 
smemoratezza nell'ora dell'oblio, 
scambio d'emozioni, 
di sensazioni inesprimibili 
nell'ora dell'amplesso sconvolgente.

Si tende dentro un guizzo indefinibile 
che ogni fibra del corpo lascia affranta; 
un mancamento imprime al cuor 
precipitoso palpito; affanno immotivato 
corre col sangue per le accelerate vene.

Dimmi, amata mia: 
non pare anche a te questo silenzio 
dolce lama di Damocle 
sospesa sulla vita a tradimento 
dopo il gioioso darsi uomo donna?


Commenti

Post più popolari