Viaggio immaginario, di Vittorio Zingone
Viaggio immaginario, di Vittorio Zingone
Viaggio immaginario (settembre- ottobre 2000)
Sdraiati, dopo pranzo,
su prato di velluto;
rilassati, lasciati andare,
fingi di volare,
innalzati oltre i clamori
che genera la terra;
ascolta, per linee interne all'anima,
la vita;
guarda con occhi d'altra sostanza,
d'altra dimensione a te d'attorno.
su prato di velluto;
rilassati, lasciati andare,
fingi di volare,
innalzati oltre i clamori
che genera la terra;
ascolta, per linee interne all'anima,
la vita;
guarda con occhi d'altra sostanza,
d'altra dimensione a te d'attorno.
Magari vedrai cose impensate,
udrai altre armonie,
volerai su altre terre, altri mari;
respirerai altre aure;
nuoterai in altri oceani;
forse morirai
e altra vita infine acquisterai...
udrai altre armonie,
volerai su altre terre, altri mari;
respirerai altre aure;
nuoterai in altri oceani;
forse morirai
e altra vita infine acquisterai...
Grande silenzio
Grande silenzio intorno regna;
un silenzio che dentro semina
brividi indicibili;
un silenzio che ravviva le speranze
in domani più propizi;
un silenzio che ti riduce interno
a entità che valicano questo vivere confuso
e ti prospettan mete che coinvolgono
in un viaggio immaginario entusiasmante.
un silenzio che dentro semina
brividi indicibili;
un silenzio che ravviva le speranze
in domani più propizi;
un silenzio che ti riduce interno
a entità che valicano questo vivere confuso
e ti prospettan mete che coinvolgono
in un viaggio immaginario entusiasmante.
Un silenzio che cancella il tempo
e ti piove dentro uragani d'infinita gioia,
d'infinita angoscia,
ti lascia senz'appigli a memorie tristi o liete,
ad attuale possibilità di vital certezza,
ad un avvenire che ti attende a braccia aperte.
e ti piove dentro uragani d'infinita gioia,
d'infinita angoscia,
ti lascia senz'appigli a memorie tristi o liete,
ad attuale possibilità di vital certezza,
ad un avvenire che ti attende a braccia aperte.
Un silenzio che ti fa avvertire gli schiamazzi
che s'attivano nell'anima, nella guerriera mente.
che s'attivano nell'anima, nella guerriera mente.
Cani sdraiati
Cani sdraiati, moribondi al sole,
incapaci di cercar le pulci con le unghia
e con i denti, avanguardie di torme innumeri
di voraci vermi.
incapaci di cercar le pulci con le unghia
e con i denti, avanguardie di torme innumeri
di voraci vermi.
E l'anima grida, si divincola,
elemosina soccorso, pietà senza riscontro
a cieli lontani, mortalmente azzurri,
a greggi di stelle condotte al pascolo
da mitici pastori,
si hanno dentro fiumi d'estrema solitudine,
agglomerati di case e di caverne
nere come l'inchiostro
che lancia il calamaro all'assalitore
per depistarlo, per salvar la pelle;
e si finisce contro duri stipiti,
s'avvertono sciagure che da spazi siderali
ci corrono incontro come fiumi in piena
per sommergerci, per scioglierci
come letali acidi possenti.
elemosina soccorso, pietà senza riscontro
a cieli lontani, mortalmente azzurri,
a greggi di stelle condotte al pascolo
da mitici pastori,
si hanno dentro fiumi d'estrema solitudine,
agglomerati di case e di caverne
nere come l'inchiostro
che lancia il calamaro all'assalitore
per depistarlo, per salvar la pelle;
e si finisce contro duri stipiti,
s'avvertono sciagure che da spazi siderali
ci corrono incontro come fiumi in piena
per sommergerci, per scioglierci
come letali acidi possenti.
Da così lontano
Da così lontano vengo
che non so più stimare il tempo,
mi trascino verso ambienti
non svelati all'anima, alla mente.
che non so più stimare il tempo,
mi trascino verso ambienti
non svelati all'anima, alla mente.
Avanzo senza meta, alla deriva,
in vasto oceano di spazio- tempo,
vado come fuscello
in fiume di cui ignoro il nome,
la sorgente, la foce e tutto quanto.
in vasto oceano di spazio- tempo,
vado come fuscello
in fiume di cui ignoro il nome,
la sorgente, la foce e tutto quanto.
Vado e non mi rapporto all'altra gente,
all'altra creatura vivente e non vivente,
al cielo sepolto in tenebra o in luce,
nemico di me stesso, ignaro di ciò che m'urge dentro,
incosciente della via che percorro,
della meta cui andrò incontro.
all'altra creatura vivente e non vivente,
al cielo sepolto in tenebra o in luce,
nemico di me stesso, ignaro di ciò che m'urge dentro,
incosciente della via che percorro,
della meta cui andrò incontro.
Equivoco incredibile
Equivoco incredibile l'arcano nostro vivere,
l'uscire all'aperto notte e giorno,
il camminar per strade
ed illudersi che si sia importanti,
che si faccia parte della storia,
che qualcuno abbia cura
del nostro fato avverso
in questo od altro mondo,
o chissà in quale altro arcano tempo.
l'uscire all'aperto notte e giorno,
il camminar per strade
ed illudersi che si sia importanti,
che si faccia parte della storia,
che qualcuno abbia cura
del nostro fato avverso
in questo od altro mondo,
o chissà in quale altro arcano tempo.
Si muore sempre un poco,
si lasciano brandelli sulla via
di carne e d'anima
come foglie che cadono dai rami,
venuto il malinconico autunno,
a sciami o solitarie e lascian nudo l'albero,
alla mercé delle intemperie,
senza una lacrima,
come fosse fatale accadimento.
si lasciano brandelli sulla via
di carne e d'anima
come foglie che cadono dai rami,
venuto il malinconico autunno,
a sciami o solitarie e lascian nudo l'albero,
alla mercé delle intemperie,
senza una lacrima,
come fosse fatale accadimento.
Noi siamo
Noi siamo sulla terra
come termine di divino paragone
tra chi persegue il bene e chi,
come maiale, si nutre e si rotola nel male.
come termine di divino paragone
tra chi persegue il bene e chi,
come maiale, si nutre e si rotola nel male.
Siamo lode a Dio negativa,
qualcosa da guardare
per avvertire pena dentro il cuore,
per dire: - Non voglio imitare questa negatività,
queste tentatrici serpi, nemiche del bene,
della pace, della giustizia che dal ciel discende;
spie infernali fustigatrici di Cristo, il Salvatore.
qualcosa da guardare
per avvertire pena dentro il cuore,
per dire: - Non voglio imitare questa negatività,
queste tentatrici serpi, nemiche del bene,
della pace, della giustizia che dal ciel discende;
spie infernali fustigatrici di Cristo, il Salvatore.
Noi siamo miserabili epuloni,
sordi peggio che campane,
ciechi più che gatti appena nati,
muti più che pesci in seno al mare.
sordi peggio che campane,
ciechi più che gatti appena nati,
muti più che pesci in seno al mare.
Noi vediam la luce e l'aborriamo,
corriamo a ripararci nelle tenebre,
ci sguazziamo come in mota rane,
come porci in fetido pantano.
corriamo a ripararci nelle tenebre,
ci sguazziamo come in mota rane,
come porci in fetido pantano.
Dall'inizio del viaggio
non sapemmo discernere
tra luce beata e maledetta tenebra;
prendemmo per strade poste in ombra,
rifuggimmo dal curare il nostro prossimo,
fummo cattivi leviti, malvagi sacerdoti,
quando c'imbattemmo nei feriti sulla via
non considerammo l'eventualità meravigliosa
d'essere samaritani pietosi
con chi giaceva ferito e derubato,
bisognoso di cure al corpo, all'anima;
stemmo lontani da ospedali e cimiteri,
da case di riposo e campi di battaglia
disseminati di cadaveri e lamenti,
di gente che aveva fame e sete,
aveva freddo e necessità d'un po' d'amore...
non sapemmo discernere
tra luce beata e maledetta tenebra;
prendemmo per strade poste in ombra,
rifuggimmo dal curare il nostro prossimo,
fummo cattivi leviti, malvagi sacerdoti,
quando c'imbattemmo nei feriti sulla via
non considerammo l'eventualità meravigliosa
d'essere samaritani pietosi
con chi giaceva ferito e derubato,
bisognoso di cure al corpo, all'anima;
stemmo lontani da ospedali e cimiteri,
da case di riposo e campi di battaglia
disseminati di cadaveri e lamenti,
di gente che aveva fame e sete,
aveva freddo e necessità d'un po' d'amore...
Abbiamo guardato
Abbiamo guardato all'oggi contingente,
l'ieri non l'abbiam lasciato assurgere a maestro,
il domani non sapemmo vestirlo di speranze;
così viviamo come in lungo coma,
come gente confusa nella mente,
come chi lascia andare
a briglia sciolta i suoi pensieri,
così che non abbiamo
una meta certa da raggiungere,
una guida per guadagnar traguardi prefissati.
l'ieri non l'abbiam lasciato assurgere a maestro,
il domani non sapemmo vestirlo di speranze;
così viviamo come in lungo coma,
come gente confusa nella mente,
come chi lascia andare
a briglia sciolta i suoi pensieri,
così che non abbiamo
una meta certa da raggiungere,
una guida per guadagnar traguardi prefissati.
Sono in ascolto
Sono in ascolto di voci che mi parlino,
che m'indichino un traguardo da raggiungere;
sono ridotto cumulo di scorie
che aspettano d'esser licenziate
e condotte in mondi differenti
dal far da carceriera
all'anima immortal che mi si diede.
che m'indichino un traguardo da raggiungere;
sono ridotto cumulo di scorie
che aspettano d'esser licenziate
e condotte in mondi differenti
dal far da carceriera
all'anima immortal che mi si diede.
Intanto il cuore dentro batte forte,
avvertono le vene una sciagura,
un diffuso timor mi scuote, non dà tregua.
avvertono le vene una sciagura,
un diffuso timor mi scuote, non dà tregua.
Sono sbarrate le porte e le finestre,
il traffico mentale folle impazza,
mortali incidenti avvengono a catena.
il traffico mentale folle impazza,
mortali incidenti avvengono a catena.
Non ho da rimirare ancor le stelle,
quelle raggianti lampade lontane
che illuminavan le strade da percorrere,
e quegli azzurri non ho che in primavera
s'impregnavan d'aromi
che vaporavan da campi e da giardini,
in groppa a freschi e riposanti zefiri.
quelle raggianti lampade lontane
che illuminavan le strade da percorrere,
e quegli azzurri non ho che in primavera
s'impregnavan d'aromi
che vaporavan da campi e da giardini,
in groppa a freschi e riposanti zefiri.
Si davano il cambio
Si davano il cambio le ore della vita
segnate dallo scorrere di sabbie
asciutte, minime, in colli di clessidre.
segnate dallo scorrere di sabbie
asciutte, minime, in colli di clessidre.
Mi domandavo,
mentre percorrevo le non prescelte vie,
chi io fossi, donde venuto fossi, dove andassi
così unico e solo
in quell'affollata, terrena contingenza.
mentre percorrevo le non prescelte vie,
chi io fossi, donde venuto fossi, dove andassi
così unico e solo
in quell'affollata, terrena contingenza.
Mi domandavo cosa volesse dirmi quella voce
che a notte fonda, protetta dalla tenebra,
tentava di parlarmi di misure più propizie
cui avrei dovuto educare il cuore e l'anima.
che a notte fonda, protetta dalla tenebra,
tentava di parlarmi di misure più propizie
cui avrei dovuto educare il cuore e l'anima.
Invano s'industriò di dire in tante lingue,
con mille gesti, mille ammiccamenti,
non era educata l'anima a decifrar messaggi,
cabale d'altri spazi e d'altri tempi.
con mille gesti, mille ammiccamenti,
non era educata l'anima a decifrar messaggi,
cabale d'altri spazi e d'altri tempi.
Rimasi come giunco in letto di torrente
nell'ora della piena rovinosa;
dovetti aderire a sabbie,
lasciare che la furia si placasse
per tornare a rialzare il capo con pazienza,
leccarmi le ferite senza numero,
rimettermi in forze per riprovare a vivere.
nell'ora della piena rovinosa;
dovetti aderire a sabbie,
lasciare che la furia si placasse
per tornare a rialzare il capo con pazienza,
leccarmi le ferite senza numero,
rimettermi in forze per riprovare a vivere.
Narrai, per linee interne all'anima,
una nenia che replicava le medesime fobie,
gli stessi concetti, miraggi, fantasie
che alla fine sapevano di morte.
una nenia che replicava le medesime fobie,
gli stessi concetti, miraggi, fantasie
che alla fine sapevano di morte.
E sono pervenuto a questo giorno,
serpe che s'avvolge su se stesso,
si morde la coda, s'elimina dal mondo;
un suicidio di cui non s'ha coscienza.
serpe che s'avvolge su se stesso,
si morde la coda, s'elimina dal mondo;
un suicidio di cui non s'ha coscienza.
L'estrema attività
L'estrema attività di questa mente
è un chiudersi in se stessa,
un rivoltarsi dentro il proprio sterco
come maiale cui non si rinnova il pagliericcio.
è un chiudersi in se stessa,
un rivoltarsi dentro il proprio sterco
come maiale cui non si rinnova il pagliericcio.
Le stelle indifferenti silenziose osservano,
mentre di notte in notte seguono il lor corso,
così di giorno il sole col suo carro,
così la luna senza norme fisse.
mentre di notte in notte seguono il lor corso,
così di giorno il sole col suo carro,
così la luna senza norme fisse.
Cammino come chi è sempre ebbro
per vino che gli s'intima di bere
da entità celate nei cespugli,
lungo la strada ch'è obbligo percorrere.
per vino che gli s'intima di bere
da entità celate nei cespugli,
lungo la strada ch'è obbligo percorrere.
Abbaia un cane, assale la ringhiera,
con violenza tenta d'azzannare;
se potesse di te farebbe un pasto,
poi si sdraierebbe alla penombra
e digerirebbe mentre sogna.
con violenza tenta d'azzannare;
se potesse di te farebbe un pasto,
poi si sdraierebbe alla penombra
e digerirebbe mentre sogna.
Ho bussato
Ho bussato fidente ad un gran cuore
ma questo cuor per me pietà non sente,
o la richiesta di soccorso non comprende.
ma questo cuor per me pietà non sente,
o la richiesta di soccorso non comprende.
Ho bussato a tanti, tanti cuori;
un bussare timido, discreto,
non mi si ritenne degno di soccorso.
un bussare timido, discreto,
non mi si ritenne degno di soccorso.
Lasciatemi vivere
Lasciatemi vivere pacifico in un angolo,
lasciatemi compagne le nere fantasie,
lasciatemi guardare la vita che trascorre
da dietro una segreta telecamera.
lasciatemi compagne le nere fantasie,
lasciatemi guardare la vita che trascorre
da dietro una segreta telecamera.
Non coinvolgetemi nelle vostre babilonie,
lasciatemi vivere per linee interne all'anima,
i vostri commerci, le baldorie
mi son catene al più tranquillo essere.
lasciatemi vivere per linee interne all'anima,
i vostri commerci, le baldorie
mi son catene al più tranquillo essere.
Lasciatemi perire in me medesimo
come nube svanisce a luglio in cielo,
com'acqua che s'infiltra nella sabbia
e tutto resta al sole asciutto e nitido.
come nube svanisce a luglio in cielo,
com'acqua che s'infiltra nella sabbia
e tutto resta al sole asciutto e nitido.
Non coinvolgetemi in vane illusioni,
lasciatemi in pace leccare le ferite
che infligge il tempo con mari di dolore.
lasciatemi in pace leccare le ferite
che infligge il tempo con mari di dolore.
Non inducetemi a sperare in altre chance
oltre quest'irripetibile vitale traiettoria;
sarebbe come promettere ad un bimbo
un giocattolo bramato e poi tradirlo.
oltre quest'irripetibile vitale traiettoria;
sarebbe come promettere ad un bimbo
un giocattolo bramato e poi tradirlo.
A me basta un angolo tranquillo,
un lembo di cielo d'ammirare,
un mare di gente che va, agisce, dice
per una strada che neppur conosce.
un lembo di cielo d'ammirare,
un mare di gente che va, agisce, dice
per una strada che neppur conosce.
Vittorio Zingone Autore.
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