IMPETO DI STREGA, di Silvia De Angelis
Slanciate mani
su matrice d’una nicchia mielata
occhieggiano il nugolo
sepolto nella malia irruenta.
Inclemente il di lei sguardo
seppellisce farfalle nel buio
scivolando la schiena
sul fondo del baratro.
Scortica il manto d’un demone
abboccato di nero di seppia
nei tentacoli vibranti
come anelli di rubini.
Agghinda la fronte di putridi minuzzoli
in attesa di grida e sangue
mordendo la corolla d’un fiore,
cui ha reciso lo stelo
nell’ossessione fatale
vibrante di malignità
@Silvia De Angelis 2019
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