LietoColle pubblica “La resistenza dell’impero” di Michelangelo Zizzi

by Bonifacio Vincenzi
Le qualità letterarie e concettuali di Michelangelo Zizzi sono ormai note. E questo suo ultimo libro,La Resistenza dell’Impero (LietoColle 2016) è davvero sorprendete perché in esso si esaltano tutte le particolarità dell’autore di origine pugliese.
Michelangelo Zizzi è laureato in Filosofia e Medicina ed è fondatore e direttore di Fucine Letterarie. È inoltre fondatore di Scuola Pound, scuola di alta formazione poetica, e ha inventato il metodo di dinamica autopoietica ‘Sol Sol’, che consiste nella dissoluzione dei principi psico-proiettivi e nella coagulazione degli elementi immaginativi e fonetici della produzione poetica.
Ha pubblicato in poesia: La casa cantoniera (ne La Collana di Maurizio Cucchi, Stampa 2001); La primavera ermetica (Manni 2002); Del sangue occidentale (LietoColle 2005). È in uscita con La Resistenza dell’Impero per LietoColle. In prosa romanzi con eteronimi.
In saggistica Il Sud e la Luna. Per una geografia dell’immaginario in Vittorio Bodini (Levante 1999); Autoritratto con monade. Fenomenologia della poesia in Girolamo Comi (Multimedia Pensa 2000); L’orfismo in Comi (Multimedia Pensa 2002); ha curato: La sposa Barocca (LietoColle, 2010), A Sud del Sud dei Santi (LietoColle 2013).
La Resistenza dell’Impero viene presentato come un “poema anagogico e antimoderno, radicalizzato sulla struttura formalizzante situata all’incrocio tra metafisica, metapolitica, temporalità biografica ed elaborazione della morte. Ha l’ambizione di risolvere il conflitto tra Esistenza ed Essere a vantaggio della rappresentazione della forma contro l’informe, dell’identità contro l’alienazione, dell’aver amato
contro l’aver dimenticato. Organizzandosi sulle strutture di spazio, anziché su quelle di tempo, il poema tenta di instaurare un’epica dell’identità opposta alla dissolvenza prodotta dall’alterità. Conseguenzialmente ha come propri i temi del Divino, della Bellezza, della Proprietà, intesa come riconoscimento di sé, e del Bene.”
 “L’impero si forma con la nostalgia/ dei confini.// E quella riverberante astuzia del rinascere/ che la fulva coda della volpe dà/ non dura/ se vero contemplo dell’oggetto/ il resistente periferico ardore.
La poesia di Zizzi, alla fine, si fa apprezzare per la particolarità dei suoi mezzi espressivi alimentati da un universo interiore ricco suggestivo.
LietoColle







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