Fabbio: "Chi ha paura del lupo Bondi?"


Alessandria: da Filippo Boattti, riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Piercarlo Fabbio: 
"Mi stavo annoiando, quando ho letto Bondi e mi sono ripreso. Stai a vedere che in Forza Italia si sviluppa un dibattito politico, scevro dai manieristici interessi sui destini personali, che ha riempito fin troppo i nostri giorni e marginalizzato chi chiedeva tempo per ragionare. Che stia diventando un partito non irrimediabilmente connesso alle sorti del proprio leader? Da questo punto di vista l'affondo di Sandro Bondi è rivoluzionario. Prima ancora di entrare nel merito, è il metodo che interessa, cioè il fatto che in Forza Italia si possa condurre una discussione serena, politica, approfondita sulle prospettive del partito e del Paese, sulla valutazione delle leadership in campo, senza necessariamente passare dal giogo o dalla scorciatoia del mero approccio programmatico. Che non va dimenticato, ma non può essere il solo. In realtà oggi l'inazione di Forza Italia rischia di avere un effetto devastante per l'elettorato moderato: una parte verrebbe attirata dall'appeal di Renzi, un'altra dall'antisistemismo telematico di Grillo. Risultato: il partito dell'ex cavaliere si svuoterebbe di consensi - e ciò potrebbe interessare solo ai soci di Forza Italia, visto che
non interesserebbe più agli elettori - e altri soggetti tenderebbero a raccogliere l'eredità della rappresentanza dell'elettorato moderato in Italia. E prima di discutere se Renzi sia o no da sostenere (cosa che peraltro Forza Italia sta facendo pur tra mille capovolte) occorrerebbe definire se gli azzurri siano veramente alternativa a Renzi e soprattutto al PD. Non è cosa di poco conto. Il NCD ha già dimostrato di non essere un'alternativa reale al PD, casomai un compagnuccio della parrocchietta, non vorrei - e penso che questo stia cuore a Bondi - che anche Forza Italia facesse la stessa fine. E' ora di prendere decisamente in mano il nostro destino e camminare sulla strada impervia del cambiamento. Altrimenti, Berlusconi o no, sarà presto lo shutdown!"
Pier Carlo Fabbio   

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