Zeman-Montella: gol, magie e un amore mai... consumato

Il boemo lo volle nel 1999, ai tempi della Roma, ma quando l'Aeroplanino arrivò trovo Capello sulla panchina. Da lì tre confronti in carriera da allenatori, col milanista sotto 2-1
Insieme e dalla stessa parte, ma sempre e soltanto a parole. Fedeli al gol e devoti allo spettacolo, Zdenek Zeman e Vincenzo Montella si piacciono da quasi vent'anni, in tempi e con colori diversi. Ma pur rincorrendosi, nella loro carriera, hanno finito per non incrociarsi mai. Questione di quindici giorni, per una storia che ha radici lontane.Nel 1999 il boemo allenava la Roma e stravedeva per l'Aeroplanino blucerchiato, tanto da convincere il presidente Sensi a sborsare la bellezza di 50 miliardi pur di portarlo a Trigoria. Ma quando arrivò nella Capitale, Montella sulla panchina si trovò non più il suo "sponsor" boemo, ma Fabio Capello, che sarebbe rimasto nella Capitale per altri cinque lunghi anni. Zeman non potè così più allenarlo, e Vincenzino perse l'apprendistato alla cattedra di uno migliori maestri del calcio offensivo italiano. Un amore promesso dunque, quasi compiuto, ma mai consumato. Continua a leggere….


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