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L’allarme Usa sui rapporti Russia-M5S
Gli Stati Uniti avvertono l’Italia: «Fate attenzione ai rapporti tra Russia e Movimento Cinque Stelle». Fonti governative americane esprimo timore per l’influenza che Mosca sta cercando di avere sulle prossime elezioni italiane, nell’ambito di una strategia di interferenza che investe tutta l’Europa. Il governo Usa guarda anche ai legami fra la Lega e il Cremlino.
Brexit, i paletti dell’Europa per gli inglesi
Il Regno Unito vuole mantenere con l’Unione europea «una partnership profonda». Theresa May lo ha scritto sette volte nella lettera che ha dato il via ufficiale alla Brexit. Ma la strada per i negoziati è in salita: non c’è intesa sui tempi, i commerci e la difesa comune. Il capo del nostro Desk Esteri, Alberto Simoni, nel suo reportage racconta le reazioni degli inglesi al divorzio.
Secondo Charles A. Kupchan «l’Occidente sembra giunto a un punto critico. Il populismo potrebbe continuare a guadagnare forza. E qualunque sia l’esito, la Brexit è un minaccioso segnale di avvertimento». Michel Onfray, il filosofo più controverso di Francia, sul numero di Origami da oggi in edicola, fa una spietata analisi sulle elezioni francesi: «Se Marine Le Pen viene eletta presidente, nel giro di qualche minuto ci sarà l’insurrezione in ogni strada».
Così vivono i migranti dentro al Cie di Torino
Inferriate alte fino a cinque metri e letti a castello ben ancorati a terra per non essere usati come corpi contundenti in caso di protesta. Davide Lessi ci porta all’interno del centro identificazione ed espulsione di Torino. La struttura sarà il modello da seguire per i «nuovi Cie», che si chiameranno Cpr, centri per il rimpatrio.
Totò, una comicità senza tempo
A 50 anni dalla morte Totò fa sempre ridere e rappresenta una salutare medicina per lo spirito. Sotto la superficie delle sue gag, che divertono immediatamente, c’è uno strato più sotterraneo che lascia tracce profonde e lavora nel tempo. Ad aprile per ricordare il grande comico ci saranno feste da Lecce a Napoli.
I direttori d’orchestra under 40
Un gruppo di direttori italiani under quaranta fa parlare di sè nel mondo, tentando di riportare la bacchetta tricolore ai fasti di Abbado e Muti. Il capofila di questa generazione è Michele Mariotti, 37 anni, direttore musicale al Comunale di Bologna. Fanno parte della squadra delle bacchette d’Italia anche Andrea Battistoni, 30 anni, già «chief conductor» della Tokyo Philharmonic, e Valerio Galli, 37 anni, specialista pucciniano.
Buona lettura,
Maurizio Molinari La Stampa
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