ANSIETA' DELL' INSOLUTO, Luisa Sedda
by, Luisa Sedda
ANSIETA' DELL' INSOLUTO
Conosco la perturbazione
che lacera l’alba quando la nebbia
si spande e come un soffuso
velo si fonde.
Non stringerò il mio petto
nella smorfia dell’inverno
che freme,scalpita, incalza
e rimbalza come una falda
arrogante dopo che è nevicato.
Non lascerò
rabbuiare la mia solitudine
nelle notti senza lune.
Non getterò
le dolci fole della malinconia
nel mezzo d’ogni virgola
con la mia sola poesia.
E non sarò
come un gabbiano
che prigioniero
della sua libertà,
senza più ali si plana
all’oblio del pacato mare.
Solo il pensiero
aleggerà nel mistero
dove riporrò la mia ansia
nella stiva del mio cuore.
Conosco la perturbazione
che lacera l’alba quando la nebbia
si spande e come un soffuso
velo si fonde.
Non stringerò il mio petto
nella smorfia dell’inverno
che freme,scalpita, incalza
e rimbalza come una falda
arrogante dopo che è nevicato.
Non lascerò
rabbuiare la mia solitudine
nelle notti senza lune.
Non getterò
le dolci fole della malinconia
nel mezzo d’ogni virgola
con la mia sola poesia.
E non sarò
come un gabbiano
che prigioniero
della sua libertà,
senza più ali si plana
all’oblio del pacato mare.
Solo il pensiero
aleggerà nel mistero
dove riporrò la mia ansia
nella stiva del mio cuore.
INEDITA
Luisa Sedda 22/02/2017
Foto Mia
Luisa Sedda 22/02/2017
Foto Mia
Commenti
Posta un commento
Grazie per il tuo commento torna a trovarci su Alessandria post