Le origini di Histoire d’O
«Che a esser prostituita lei potesse guadagnare in dignità stupiva, eppure proprio di dignità si trattava. Ne era illuminata come dall’interno, e dal suo portamento traspariva la calma, dal suo volto la serenità e quell’impercettibile sorriso interiore che s’intuisce negli occhi delle suore di clausura».
Questo passo di Histoire d’O è forse la chiave di volta del raffinato romanzo di Pauline Réage, e induce lettori e critici a interrogarsi sulle fonti di quel capolavoro della letteratura erotica.
Histoire d’O ci ricorda che tutto nella donna richiama la sessualità, e che ogni femmina è una schiava sessuale che gode allo stesso modo delle carezze e delle frustate.
Il romanzo per certi versi ha l’aspetto di un testo religioso: una vera e propria mistica dell’ascesi erotica in cui la protagonista annulla la propria personalità, quasi come certe monache visionarie che raggiungevano l’estasi nella contemplazione del divino.
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