Molinari: “Chiamparino è l’uomo dei salotti torinesi: ora l’Alessandrino rischia davvero la marginalità”


E’ reduce dal congresso della Lega Nord di Padova, che ha ‘incoronato’ Matteo Salvini segretario federale fino alla fine del 2016, e rilanciato il Carroccio come una delle pochissime voci ‘dissenzienti’ rispetto al ‘partito unico trasversale’ del renzismo. Riccardo Molinari, segretario provinciale della Lega e ex assessore regionale nella giunta Cota, è alle prese con una serie di scadenze estive: dalla festa ‘padana’ che si terrà come sempre a Capriata d’Orba, storica ‘roccaforte’ del movimento, dal 21 al 24 agosto, alla nuova organizzazione ‘leggera’ del partito, sempre più basato sul volontariato dei militanti, e sulla volontà di essere partito del territorio. Dalla vicenda nota come ‘rimborsopoli’, al sistema dei media ‘a senso unico’, al progetto Multiutility legato ad Amag, Molinari non si esime da valutazioni impegnative: tornando a proporre la Lega Nord come forza di alternativa, che punta ad un dialogo diretto con i ceti produttivi, “di cui tutti parlano, ma che nessuno davvero ascolta, cercando di dar loro voce”.
Segretario Molinari, partiamo dalla sua vicenda personale: prima di diventare

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