IL RICCO VUOTO DI "LEI" by GIORGIO CERRACCHIO
IL RICCO VUOTO DI "LEI" - GIORGIO CERRACCHIO
. . . E' il Nulla, a vestirmi.
Sola: con tutto quanto non è né frastuono, né voce muta che non dice.
Sola: con tutto quanto non è né frastuono, né voce muta che non dice.
- APPARTENENZA -
Appartengo a me stessa.
Pretendo da me stessa.
Urlo silente alla mia attesa.
Sussurro a me stessa un silenzio dolce che non sarò altrove.
Pretendo da me stessa.
Urlo silente alla mia attesa.
Sussurro a me stessa un silenzio dolce che non sarò altrove.
Un silenzio dolce che non saprò altrove.
Un silenzio dolce che attenderò per sempre, altrove.
Un silenzio dolce che attenderò per sempre, altrove.
Si, ci son braccia che stringono senza scaldare, né proteggere.
Si, ci son presenze che lasciano vuoti più neri del vuoto immenso oltre l'azzurro impalpabile del cielo.
Si, ci son presenze che lasciano vuoti più neri del vuoto immenso oltre l'azzurro impalpabile del cielo.
Si!
No!
No!
Il mio No. Tutto quanto mio!
E' il nulla, a vestirmi; a vestirmi davvero.
Voglio morire proprio in questo vivere. Per esser viva oltre la Vita che non mi da vita.
. . . Qui!
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