Rossa, ricorso Cociv: Non revoco l’Ordinanza prima della riunione del 1 febbraio e delle valutazioni sulle sue risultanze”.
Rossa, ricorso Cociv: Non ritiro l’Ordinanza prima della riunione del 1 febbraio e delle valutazioni sulle sue risultanze”.
Alessandria: Il Consorzio COCIV ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo regionale per il Piemonte contro il sindaco e presidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa, contro lo stesso sindaco in qualità di Ufficiale di Governo, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Piemonte, ARPA Piemonte, RFI per l’annullamento dell’Ordinanza Sindacale n. 649 del 29 novembre scorso con la quale si era disposta la sospensione dei conferimenti di materiale di scavo proveniente dai lavori del Terzo Valico nella cava Clara e Buona.
Il ricorso, che chiede l’annullamento dell’ordinanza e delle note del sindaco in cui si chiedevano ulteriori informazioni e integrazioni, nonché il risarcimento dei danni subiti a seguito della sospensione dei conferimenti, è stata notificato stamattina al sindaco Rossa.
“Sono stupita – ha dichiarato il primo cittadino – in quanto attendevo la riunione, già in calendario per mercoledì 1 febbraio, a Torino, per avere elementi di rassicurazione ulteriore nei confronti della cittadinanza. Ero e sono perfettamente consapevole che ARPA e Regione avevano certificato il non avvenuto danno ambientale dalle esondazioni del Bormida del novembre scorso e che la Regione stessa aveva attestato che l’argine di separazione tra la Clara e Buona e il Bormida poteva essere costruito contestualmente alla ripresa dei conferimenti nella cava”.
“Ho ritenuto tuttavia – continua il sindaco – che su un argomento così delicato fossero necessarie tutte le verifiche del caso, rinviando il ritiro dell’ordinanza alla riunione del 1 febbraio, nella quale tutti gli attori della vicenda (COCIV, Regione, ARPA, RFI), avrebbero esposto le loro posizioni e ulteriormente rassicurato la sottoscritta e la popolazione che rappresenta. L’ordinanza è un atto concreto per esprimere le preoccupazioni e l’esigenza di trasparenza di una popolazione e non è mia intenzione revocarla prima della riunione del 1 febbraio e delle valutazioni sulle sue risultanze”.
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