Corte Ue: “I test sui pesticidi devono essere pubblici”

Le aziende chimiche dovranno rendere pubblici i test di sicurezza che conducono sui pesticidi per valutare i rischi sanitari e ambientali. A stabilirlo è stata la Corte di giustizia dell’Unione europea che ha accolto la richiesta di Greenpeace e del Pesticide Action Network (Pan) Europe. Per la Corte Ue questi studi rientrano nell’ambito delle “informazioni sulle emissioni nell’ambiente”.
La sentenza stabilisce quindi che le autorità devono pubblicare tutti gli studi utilizzati per le valutazioni dei rischi dei pesticidi, e non possono tenerli segreti per proteggere gli interessi commerciali delle aziende: sia le autorità europee che quelle nazionali dovrebbero rendere pubblici questi studi sempre, e non solo a seguito di richieste di accesso ai dati. Nelle valutazioni dei rischi dei pesticidi la trasparenza è di vitale importanza, dato che sono a rischio salute e ambiente.
Secondo Hans Muilerman di Pan Europe, il fatto che i test sulla sicurezza delle sostanze analizzate siano effettuati dalle stesse aziende che le producono costituisce di per sé un evidente conflitto di interessi. La pubblicazione dei risultati servirà a verificare se i dati parziali che le aziende hanno fornito originariamente alle autorità corrispondono realmente a quanto emerge dai test.
Approfondimenti nell’articolo di Enrico Cinotti su Salvagente test, 23 novembre 2016



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