Sondaggio, Matteo Salvini aggancia Renzi nella fiducia tra gli italiani al 36%.


Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini durante il raduno della Lega a Pontida, Bergamo, 21 giugno 2015. ANSA/PAOLO MAGNI
Matteo Salvini aggancia Renzi. L'ultimo sondaggio Ipsos, condotto per il Corriere della Sera, rileva che il leader della Lega Nord ha raggiunto il premier nella fiducia degli italiani: entrambi raccolgono il favore del 36% degli intervistati. Tuttavia, scrive Nando Pagnoncelli, "l'impressione è che il leader dellaLega abbia raggiunto il livello massimo di consensi e che fatichi a d estenderli.
Il suo posizionamento radicale gli ha consentito di massimizzare i voti ma, come abbiamo detto più volte, non gli consentirà presumibilmente di posizionarsi come leader di un centrodestra che ha al
proprio interno ampie componenti moderate.
D'altro canto, la fiducia in Renzi è calata al 36%, sebbene fosse al 61% nel momento del suo insediamento e al 70% all'indomani delle elezioni europee. "Si è conclusa la luna di miele - scrive Pagnoncelli - le aspettative dei cittadini non sono state, se non parzialmente, corrisposte. Ma oltre a questi aspetti, in qualche modo fisiologici, hanno pesato molto le vicende sopra indicate (Mafia capitale, risultati delle elezioni regionali, i flussi migratori e il disinteresse Ue nella loro gestione, ndr), e nelle ultime settimane una certa difficoltà di gestione (gli annunci di retromarcia sulla riforma della scuola poi rientrati, il ritiro della revisione del catasto ecc)" che sembrano indicare un certo affanno, sicuramente non coerente con l'immagine che il presidente del Consiglio cerca di dare di sé".
Emerge, dal sondaggio Ipsos, un sentimento di disagio che si riflette non tanto sotto il profilo economico (cresce infatti l'indice di fiducia nella ripresa) quanto sui leader istituzionali e politici. L'unico a salvarsi dal calo generalizzato è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
L'unico ad avere un rilevante consenso: due terzi degli italiani nutrono fiducia nei suoi confronti. Con una piccola contrazione, peraltro fisiologica, rispetto al dato rilevato al momento dell'insediamento (71%). È un dato che si ripete. Lo vedevamo per i presidenti precedenti (Napolitano e Ciampi), si conferma con l'attuale. [...] Si tende ad affidarsi al presidente della Repubblica, un uomo che per il ruolo che riveste e per l'autorevolezza che lo contraddistingue, viene pensato come capace di indirizzo e orientamento nei confronti della direzione politica.
In calo quindi anche il presidente del Senato Pietro Grasso (40%), in ripresa però rispetto a inizio anno, e il presidente della Camera Laura Boldrini, scesa al 33% rispetto al 57% del giorno del suo insediamento. Quanto agli altri leader politici, Beppe Grillo si attesta al 30%, mentre Giorgia Meloni raggiunge quota 29%. Fortemente distanziato il ministro dell'Interno Angelino Alfano.

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