Oltre te, Loredana Mariniello
Ho la dolcezza
penzoloni sulla lingua,
vomitami addosso
un esiguo residuo d'anima,
empatica la nostra
unione nel sublime
ed evanescente registro del pensiero,
amo d'esser risucchiata
inerme nella voragine
del tuo folle desiderio e bramo
quel cadaverico sangue
scorrermi lento
fin dentro le vene,
distillato di puro veleno nero,
amore desolato e perciò raro,
tristezza di un incanto amaro.
Tra incubo e sogno
sul cuore lascia inciso un segno
l'impudica tentazione,
forte è il suo richiamo
che voglio evitare,
ma la maliarda continua
imperitura a ricamare
trame d'inganni e tranelli,
funesti orpelli da gettar via e eludere,
l'inconscio nudo vuol fuor di me evadere
e finalmente cominciar a vivere,
ma viver vuol , forse,dir
quei famelici occhi
dalla mia vita escludere,
se la vitrea corazza
voglio evitar d'infrangere ?
Per uno sguardo
non son disposta
più a piangere,
in schegge di stalattiti
rompo l'illusione calda di un' immagine,
non compiere , per favore,altra indagine,
rinasco oltre te che sei la mia vertigine !( Oltre te )
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