Me ne andai in mezzo alla pioggia, Loredana Mariniello
Col cuore infreddolito dal dolore,
la pelle arsa dal sangue delle sue parole
all'improvviso cominciò a tremare,
ma non sentivo freddo ne calore,
ero già morta dentro,
quando sbattendo i denti
mi misi a biasciacar preghiere.
L' acqua mi colava addosso
bagnandomi i capelli,
goccia dopo goccia,
mi si sciolse la treccia,
il nastro volò via
senza lasciar traccia.
Non era rugiada ,
ma una brillante lacrima,
la scheggia che mi rigò
mascara e fard
sporcandomi la guancia,
ero un Pierrot col pianto
stampato in faccia.
Raccolsi dall'asfalto
scarpe e cocci
di quella lunga,
estenuante giornataccia,
non mi voltai mai indietro,
l'accenno di un fremito,
dopo un piccolo brivido,
dimenticai di aver sull'anima
il greve peso di un livido,
d'un tratto nel buio
mi illuminò un barlume di speranza,
si accese una lampadina
nella stanza della disgrazia
scoprii con coraggio di esser diventata
una donna consapevole e saggia,
uscii, finalmente, fuori,
da un'immaginaria reggia,
nascosi le paure in una segreta bolgia,
sorrisi obliai l'uggia
e me ne andai in mezzo alla pioggia.
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