Nuova ATM ed incentivi al Traffico Pubblico Locale


Pier Luigi Cavalchini da: Città Futura on-line
Noi, di questo giornale on line, continuiamo ad essere fermamente convinti che tutto debba essere fatto alla luce del sole, buono o cattivo che sia. I risultati, positivi o negativi, saranno gli unici a far da “giudice” ripsetto  all’operato di chi amministra i nostri denari e, in qualche modo, decide delle nostre vite. Perciò dà un po’ fastidio - ora - leggere che i due Assessori al Bilancio del Comune di Alessandria, giubilati senza tanti problemi, sono stati chiamati al “capezzale di un moribondo” e che, una volta fatto il miracolo, possono anche accomodarsi, visto che c’è la “politica” che vede e provvede. Si viene a sapere - sempre per vie traverse -  che tutta l’operazione di dimagrimento messa in atto dalla Giunta Rossa aveva regie a Roma e a Torino e che il tutto era stato pianificato con cura. C’era bisogno di qualcuno che affrontasse il percorso (già segnato) fra  scogli e cataratte, poi – una volta fuori – arrivederci e grazie. Grazie, soprattutto perché il percorso era segnato solo sulla carta e c’era bisogno di qualcuno capace di  chiuderlo senza penalità o quasi. Ed ora, pare, siamo al primo piccolo specchio d'acqua tranquillo di questo impetuoso torrente che  comincia - pian piano - a stabilizzarsi e a vivere di vita propria.
Certo, ci sono grane e problemi tutti i giorni ma, come si dice, "siamo oltre la collina e si comincia ad andare più spediti". L’ATM, azienda da anni in difficoltà in modo particolare per flessione di clientela, sarà una delle prime prove e, come è noto, già ci sono state nette prese di posizione del movimento sindacale, confederale e “di base", come pure dello
stesso  Sindaco Rossa che, in sostanza, può essere così  riassunta : “ Il deficit c’è ma ci sono vie di uscita, specialmente guardando a Torino”. Era infatti presente all’ultima Assemblea dei Soci anche l’assessore di Torino Claudio Lubatti  con dichiarati intenti di porre rimedio in qualche nodo al cronico deficit del servizio trasporti alessandrino. Si è anche discusso della possibilità di accedere a fondi specifici previsti per Comuni con problemi di inquinamento da traffico e con un parco autotrazione obsoleto. Al proposito, per cominciare a scendere sullo specifico, pubblichiamo integralmente l’importante provvedimento regionale (qui sotto)  chiedendone una piena attuazione.
Non vorremmo proprio, infatti,  che la “visione di Ferralasco”, sicuramente  complessiva , con dovuta pianificazione e collocata in uno scenario regionale piemontese e di quadrante, si limitasse ad una semplice periferizzazione dei servizi di questa città.  Il colosso di cui si potrebbe andare a far parte, sicuramente fondamentale dal punto di vista dei Bilanci, rischierebbe di vedere in Alessandria la solita “periferia  dell’inpero” a cui far giungere tutto in ritardo, innovazione, possibilità di riscatto, agevolazioni.
Diciamo che, per far  funzionare   una tale operazione,  ci dovrà essere per forza un management moderno ed efficace con possibilità di intervenire in modo appropriato – su piccola e grande scala – con i soli obiettivi validi dell' appetibilità del servizio, della maggiore efficienza e puntualità e – soprattutto –  dei costi contenuti per gli utenti.
Ovviamente il tutto dovrà essere messo a gara, tenendo conto della particolare condizione della provincia di Alessandria legata strettamente ad Asti dai recenti (aprile 2014) provvedimenti in termini di TPL regionale.
A tal proposito è utile ricordare che con Deliberazione della Giunta Regionale n. 4-7351 del 2 Aprile 2014, pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 15 del 10 aprile 2014, sono stati individuati i criteri per la concessione dei contributi per il miglioramento della qualità dell’aria attraverso interventi di ammodernamento del trasporto pubblico locale.
Il progetto prevede di destinare le risorse statali assegnate alla Regione Piemonte (addirittura euro 13.469.652,37) all’acquisto di autobus ad alimentazione elettrica.
L’iniziativa è destinata alle Aziende che gestiscono il servizio di Trasporto pubblico locale nei Comuni nei quali sia stato rilevato un numero di superamenti del valore limite giornaliero per il PM10 (50μ/m3) maggiore di 35. E qui, come è noto, Alessandria ci rientra in pieno.
Il relativo bando di attuazione, approvato con determinazione dirigenziale n. 158 del 29 aprile 2014 è stato , infatti, pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 19 dell’ 8 maggio 2014.
Vogliamo anche ricordare che le domande dovranno essere presentate a mezzo raccomandata a.r. o corriere o consegna a mano alla Regione Piemonte – Direzione Ambiente – Settore Risanamento Acustico Elettromagnetico e Atmosferico e Grandi Rischi Ambientali – Via Principe Amedeo 17 – 10123 Torino, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del citato bando sul B.U.  (quindi  entro settembre 2014)
Ci sono quindi spiragli su cui intervenire,basta solo avere coraggio e darsi da fare. Ora, con l’impegno a fornire a breve i dati di Novara riguardo al TPL, alla luce delle nuove normative, vediamo più in dettaglio la d.g.r.
Deliberazione della Giunta Regionale 2 aprile 2014, n. 4-7351
Individuazione dei criteri per l'assegnazione e concessione dei contributi di investimento per l'acquisto di autobus ad alimentazione esclusivamente elettrica, destinati al trasporto pubblico locale. Decreto direttoriale DVA-DEC-2013-260 del 9 agosto 2013.
A relazione dell'Assessore Ravello:
La qualità dell’aria in Piemonte, nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi anni, presenta  tuttora alcune criticità, in particolare per quanto riguarda il materiale particolato PM10, gli ossidi di  azoto (NOX) e l’ozono (O3). Infatti, per effetto delle particolari condizioni orografiche e meteo  climatiche del Piemonte, avverse alla dispersione degli inquinanti, gli standards di qualità fissati  dall’Unione Europea non sono rispettati su buona parte del territorio regionale.
In proposito va rilevato che, con sentenza del 19 dicembre 2012 (causa C-68-11), la Corte di  Giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia per non aver rispettato, negli anni 2006 e 2007,  i limiti fissati dalla direttiva 1999/30/CE relativi alle concentrazioni di materiale particolato PM10 in  diverse zone e agglomerati del territorio italiano  e tra questi rientra gran parte del territorio  piemontese.
A questo occorre aggiungere che la Commissione europea ha recentemente avviato una nuova  procedura precontenziosa (caso EU Pilot 4915/13/ENVI) in merito alla non corretta applicazione  della Direttiva 2008/50/CE a causa dei superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite del  materiale particolato PM10 sul territorio italiano.
Va precisato, inoltre, che i dati emissivi dell’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera  (IREA) confermano che la mobilità costituisce la fonte più rilevante di emissioni, pertanto, gli  investimenti per l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni inquinanti rappresentano una priorità  strategica anche a fronte della citata procedura precontenziosa. 
Con il decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 735/2011 “Programma di finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria attraverso interventi di ammodernamento del trasporto pubblico locale”, integrato e modificato con i decreti direttoriali n. 544/2012 e n. 260/2013, alla Regione Piemonte sono state assegnate risorse per un  ammontare di Euro 13.469.652,37 da destinare alla realizzazione di interventi coerenti con la  programmazione regionale in materia di Qualità dell’Aria. 
Occorre precisare che, il Piano regionale di Risanamento e Tutela della Qualità dell’Aria - Stralcio  di Piano per la mobilità (d.g.r. n. 66-3859 del 18  settembre 2006 e s.m.i.), nel tentativo di  raggiungere i valori limite stabiliti dall’Unione europea, ha individuato una serie di azioni di  limitazione alla circolazione dei veicoli più inquinanti e, nel caso dei mezzi adibiti al trasporto  pubblico locale, ha previsto di accompagnare tali limitazioni con un programma di rinnovamento e  di sostituzione dei mezzi suddetti. Tuttavia, la difficile congiuntura economica, che caratterizza  l’attuale periodo, non ha consentito la sostituzione di gran parte degli autobus più obsoleti.
Considerata l’estensione delle aree caratterizzate  da un numero di superamenti del valore limite  giornaliero per il PM10 maggiore di quello previsto dal decreto legislativo 155/2010, e la limitata  entità dei fondi a disposizione, si è ritenuto opportuno destinare i fondi del “Programma di  finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria attraverso interventi di ammodernamento
ammodernamento del trasporto pubblico locale” all’acquisto di autobus elettrici che, oltre a ridurre le emissioni inquinanti, rappresenta un intervento connotato da una forte valenza simbolica.
A tal riguardo si segnala che, il Libro bianco "Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei  trasporti - Per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile", adottato dalla Commissione  europea il 28 marzo 2011, e in linea con la strategia Europa 2020 per una crescita intelligente,  sostenibile e inclusiva, ha esortato a mettere fine alla dipendenza dal petrolio e ha fissato l’obiettivo  di ridurre del 60% le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti, da conseguire entro il 2050. Va  peraltro evidenziato che la Commissione europea ha  elaborato una strategia sostenibile per i  combustibili alternativi e, tra le principali opzioni disponibili per sostituire il petrolio, ha  individuato l’elettricità.
Per tale ragione coerentemente alla suddetta politica europea, volta a ridurre la dipendenza dal  petrolio e le emissioni di gas serra, si ritiene opportuno destinare i fondi del “Programma di  finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria attraverso interventi di ammodernamento  del trasporto pubblico locale”, all’acquisto di veicoli ad alimentazione esclusivamente elettrica.
Peraltro tale scelta risponde alla necessità di adeguare le flotte pubbliche ai più severi parametri per  il contenimento dell’inquinamento atmosferico stabiliti dall’Unione europea e di rendere più  sostenibili, nel lungo periodo, i costi di gestione dei veicoli stessi rispetto a quelli endotermici.  Sulla base delle azioni ammissibili individuate dal decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente  e della Tutela del Territorio e del Mare n. 260/2013, si ritiene opportuno assegnare le risorse statali  attraverso l’attivazione di un bando per il cofinanziamento di veicoli di categoria M2 o M3, ad  alimentazione esclusivamente elettrica, destinati al trasporto pubblico locale. 
Considerato il carattere innovativo dei veicoli, si ritiene di poter erogare un contributo massimo pari  al 90% del costo di acquisto degli autobus (IVA esclusa), e comunque non superiore a Euro  400.000,00 per ciascun mezzo, nonché di impegnare le aziende beneficiarie al cofinanziamento di  una quota non inferiore al 10% del costo dei veicoli suddetti, oltre al pagamento dell’IVA.
In considerazione del fatto che i criteri di assegnazione delle risorse alle Regioni, fissati dal  Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si basano sull’estensione  territoriale e la popolazione residente, oltre alla ricorrenza dei superamenti dei valori limite del  PM10, causa del deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia, si ritiene di individuare quali  beneficiari dei contributi suddetti le Aziende che gestiscono il servizio di Trasporto pubblico locale nei Comuni nei quali sia stato rilevato un numero di superamenti del valore limite giornaliero per il  PM10 (50µ/m) maggiore di 35.
Nel rispetto dei criteri e indirizzi di cui al presente provvedimento e in conformità con quanto  stabilito dal decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare  n. 260/2013 sarà predisposto un bando contenente la disciplina di dettaglio dell’iniziativa a cura  della Direzione Ambiente.
Va precisato che, con nota prot. n. 15006/DB10.13 in data 11 novembre 2013, in applicazione di  quanto previsto dall’articolo 3 del decreto direttoriale suddetto, la Regione Piemonte ha trasmesso  al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il progetto di investimento dei  fondi assegnati.
Le risorse statali assegnate alla Regione Piemonte  dai decreti direttoriali n. 735 del 19 dicembre  2011 e n. 544 del 24 ottobre 2012 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per un ammontare di Euro 13.469.652,37, con d.g.r. 10-6605 del 4 novembre 2013 sono state  assegnate alla Direzione Ambiente.
Valutata l’opportunità di affidare a una struttura  unica la gestione della procedura ad evidenza  pubblica per l’individuazione del fornitore di cui dovranno avvalersi le Aziende che gestiscono il  TPL, anche al fine di ottimizzare tempi e condizioni di acquisto degli autobus ad alimentazione  elettrica attraverso l’aggregazione della domanda,  in modo da conseguire economie di scala,  conseguendo prezzi unitari vantaggiosi.
Atteso che la struttura unica di gestione della procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione  del fornitore sarà individuata con successivo provvedimento.
Tutto ciò premesso;
visto il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa  alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”;
vista la legge regionale 7 aprile 2000, n. 43, “Disposizioni per la tutela dell’ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Prima attuazione del Piano regionale per il risanamento e la tutela della  qualità dell’aria”;
vista la d.g.r. 66-3859 del 18 settembre 2006 “Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000 n. 43,
Disposizioni per la tutela dell’ambiente in materia di inquinamento atmosferico. Aggiornamento del  Piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria, ex articoli 7, 8 e 9 decreto  legislativo 4 agosto 1999 n. 351. Stralcio di Piano per la mobilità”;
vista la legge regionale n. 7/2001 “Ordinamento contabile della Regione Piemonte”;
vista la legge regionale n. 23/2008 “Disciplina dell’organizzazione degli Uffici regionali e  disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale”;
vista la determinazione dirigenziale n. 464/DB1013 dell’11 novembre 2013;
vista la d.g.r. 10-6605 del 4 novembre 2013 “Variazione al Bilancio di previsione per l’anno  finanziario 2013 ed al Bilancio Pluriennale per gli anni finanziari 2013-2015. Parziale rettifica della  d.g.r. n. 12-6530 del 22 ottobre 2013 riguardante l’iscrizione di fondi provenienti dallo Stato per  l’ammodernamento del Trasporto pubblico locale, nell’ambito del Programma di finanziamento  della qualità dell’aria. Assegnazione delle risorse alla Direzione DB10”;
vista la determinazione dirigenziale n. 18/DB1013 del 31 gennaio 2014;  ritenuto che il presente provvedimento e la correlata predisposizione e pubblicazione del bando  rivestono carattere di urgenza e indifferibilità, in quanto i decreti direttoriali del Ministero  dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sopraccitati richiedono espressamente che le  risorse assegnate siano spese e rendicontate al Ministero entro e non oltre il 31 dicembre 2015, pena  la revoca dell’assegnazione e considerato che la procedura d’acquisto con gara europea dei bus  elettrici richiede tempistiche di attuazione quantificabili in almeno otto mesi;
la Giunta regionale, con votazione unanime espressa nelle forme di legge,delibera  sulla scorta di quanto illustrato in premessa e che qui si intende integralmente richiamato,
−  di approvare i criteri e le modalità di concessione delle risorse statali, di cui al programma di  finanziamenti per il miglioramento della qualità dell’aria, individuati nell’Allegato 1 al presente  provvedimento per farne parte integrante e sostanziale;
−  di individuare quali beneficiari dei contributi in  conto capitale le Aziende che gestiscono il  servizio di Trasporto pubblico locale nei Comuni nei quali sia stato rilevato un numero di  superamenti del valore limite giornaliero per il PM10 (50µ/m) maggiore di 35;
−  di destinare all’iniziativa la somma complessiva di Euro 13.469.652,37 a valere sulle risorse  statali assegnate alla Regione Piemonte con decreti del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del  Territorio e del Mare n. 735 del 19 dicembre 2011, n. 544 del 24 ottobre 2012 e 260 del 9 agosto  2013;
−  di demandare a successivo provvedimento della Giunta regionale l’individuazione della stazione  appaltante unica della procedura ad evidenza pubblica per la scelta del fornitore degli autobus,  nonché degli ulteriori provvedimenti necessari per l’attuazione della presente deliberazione.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi  dell’art. 61 dello Statuto e dell’articolo 5 della l.r. 22/2010.
(omissis)
Allegato ALLEGATO I
Criteri e modalità per l’assegnazione e concessione dei contributi di investimento per  l’acquisto di autobus ad alimentazione esclusivamente elettrica, destinati al trasporto  pubblico locale (TPL). Decreto direttoriale DVA-DEC-2013-260 del 9 agosto 2013.
Interventi soggetti a finanziamento
L’iniziativa prevede il finanziamento di interventi di acquisto di veicoli di categoria M2 o M3, ad  alimentazione esclusivamente elettrica, destinati al trasporto pubblico locale di linea nei Comuni  nei quali sia stato rilevato un numero di superamenti del valore limite giornaliero per il PM10 (50μ/m3) maggiore di 35 per anno.
Per la verifica del numero di superamenti si farà riferimento ai dati, relativi al triennio 2010 –2012,  elaborati da Arpa Piemonte (Valutazione Modellistica sullo stato della Qualità dell’Aria in Piemonte)  e trasmessi al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quali allegati ai  questionari ex articolo 19 del d.lgs. 155/2010.
Sono ammissibili solamente interventi che prevedono l’utilizzo di veicoli ad alimentazione elettrica  lungo lo sviluppo complessivo della linea, pertanto non sarà finanziato l’acquisto di singoli autobus  ad integrazione di linee realizzate con veicoli con motori endotermici.
Per linea si intende un itinerario, già servito dal trasporto pubblico locale. Sono ammissibili,  tuttavia, interventi che prevedono una parziale modifica dell’itinerario della linea, giustificata da  sopravvenute necessità degli utenti del servizio di trasporto.
In ogni caso, l’ammissibilità degli interventi è subordinata al parere favorevole del Comune e alla  validazione del piano di gestione della linea da parte dell’Ente Concessionario del servizio di  Trasporto pubblico locale.
Soggetti beneficiari
Sono destinatari dell’iniziativa le Aziende che gestiscono il servizio di Trasporto pubblico locale di  linea nei Comuni nei quali sia stato rilevato un numero di superamenti del valore limite giornaliero  per il PM10 (50μ/m3) maggiore di 35 per anno. 
Modalità di presentazione della domanda
Ai fini della valutazione, le domande devono essere corredate da:
 progetto della linea gestita con veicoli elettrici;
 relazione tecnica di progetto, idonea a consentire la piena valutazione della proposta e  completa dei seguenti elementi:
 lunghezza della linea;
 percorrenza giornaliera per autobus (ai fini della valutazione della coerenza con  l’autonomia dei veicoli stessi);
 percorrenza annuale per autobus;  valenza trasportistica dei siti serviti (servizi pubblici serviti dalla linea ad es. ASL,  scuole, uffici pubblici).
Importo cofinanziamento
Il contributo regionale previsto è pari al 90% del prezzo d’acquisto, con un importo massimo di  400.000,00 Euro  IVA esclusa, per ciascun autobus elettrico. 
La quota di cofinanziamento minima prevista per le Aziende di Trasporto pubblico localenon potrà  essere inferiore al 10% del costo di acquisto dei veicoli. 
Dotazione finanziaria
Le risorse messe a disposizione da Regione Piemonte per l’acquisto dei bus elettrici  corrispondono ad  Euro 13.469.652,37  . 

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