VENTO DI MARZO, by Iris Vignola
by Iris Vignola
Non ha rivali, né ostacoli davanti,
ad intralciare la sua folle corsa,
che par seguir qualcosa che gli scappa via.
Batte la terra e il mare, nell'ira della scia,
flagellando fronde ch'han buttato gemme,
a impreziosir i rami, per venerar la primavera;
sobillando l'onde calme, riversantesi su rena,
cagionando infauste mareggiate
e drastico rollar di barche alla deriva;
sconquassando pur l'etereo cielo,
nel sospinger nuvole in cammino,
fuggenti, scoprenti e ricoprenti il sole.
sotto quell'impeto che ha nulla di divino.
Vento di marzo,
va ad assalir, impudente, quanto bizzarro,
mai assonnato e incline ad un riposo,
indomito a scuotere persiane e far vibrare vetri,
infierendo su case, divellendo tetti;
sui campanili,
quasi a suonar campane delle Chiese,
e indi divertirsi a strappar veli delle spose.
poi trascinar cappelli, per riderne alle spalle,
di chi gli corre appresso, chimera d'inseguirlo.
8-03-2016
ad intralciare la sua folle corsa,
che par seguir qualcosa che gli scappa via.
Batte la terra e il mare, nell'ira della scia,
flagellando fronde ch'han buttato gemme,
a impreziosir i rami, per venerar la primavera;
sobillando l'onde calme, riversantesi su rena,
cagionando infauste mareggiate
e drastico rollar di barche alla deriva;
sconquassando pur l'etereo cielo,
nel sospinger nuvole in cammino,
fuggenti, scoprenti e ricoprenti il sole.
sotto quell'impeto che ha nulla di divino.
Vento di marzo,
va ad assalir, impudente, quanto bizzarro,
mai assonnato e incline ad un riposo,
indomito a scuotere persiane e far vibrare vetri,
infierendo su case, divellendo tetti;
sui campanili,
quasi a suonar campane delle Chiese,
e indi divertirsi a strappar veli delle spose.
poi trascinar cappelli, per riderne alle spalle,
di chi gli corre appresso, chimera d'inseguirlo.
8-03-2016
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