Opposizione e Governo, sono due mestieri diversi


Lo avevo pubblicato tempo fa e oggi alla luce degli ultimi sviluppi, che hanno determinato l'espulsione di Pizzarotti dal M5S, siamo alla resa dei conti, forse...
by Pier Carlo Lava
L’esperienza di Governo a quanto pare, prima o poi cambia tutti i politici, nessuno escluso. Come conferma anche il recente caso di Livorno (dove in questi giorni si trasmette un film già visto in Alessandria) dato che anche la locale Giunta del M5S a fronte dei problemi importanti, ha preso le stesse inevitabili decisioni (concordato preventivo per l’azienda dei rifiuti) e conseguentemente ci sono state le stesse reazioni avverse dei lavoratori. 
Sui media si legge che “l’addio fra Federico Pizzarotti e il M5S è una prospettiva sempre più concreta”. A prima vista non sembra una novità, dato che in passato ci sono stati diversi Parlamentari eletti con il M5S che sono usciti dal movimento di loro iniziativa (con la motivazione che il M5S era diventato una dittatura) o espulsi dai vertici che li ha bollati come traditori interessati solo alla poltrona e al portafoglio (versione certamente più credibile).
Il caso Pizzarotti però appare un pò diverso, dato che contrariamente a quello dei Parlamentari, che essendo all’opposizione non avevano responsabilità dirette, Pizzarotti invece come Sindaco di Parma ha dovuto occuparsi dei molteplici problemi quotidiani dell’Amministrazione della città. 
In questa situazione evidentemente le prospettive cambiano, perchè un conto è fare opposizione, diciamo pure critica e costruttiva se accompagnata da proposte concrete e sopratutto fattibili, un altro è trovarsi ad affrontare e risolvere i problemi, in un contesto complesso a causa dei vincoli legislativi, la tutela dei posti di lavoro e le resistenze burocratiche. 
Luigi Di Maio vice Presidente della Camera e responsabile degli enti territoriali per il M5S, aveva provato a mediare per far rientrare Pizzarotti nei ranghi del M5S, che a sua volta impegnato a gestire i problemi di Parma, fra i quali la mancata promessa di non mettere in funzione
l’inceneritore, aveva smesso di criticare le decisioni dei vertici del movimento.
Ora però il Sindaco 5stelle viene criticato per avere violato le regole del movimento, dato che ha intrapreso l’iniziativa di presentare a Roma tramite una Parlamentare, un emendamento alla legge di stabilità alfine di chiedere fondi per il festival di Verdi a Parma. 
Ma sopratutto il M5S ritiene che Pizzarotti stia lavorando sottobanco per realizzare una propria alternativa politica finalizzata a consentirgli di rinnovare per altri cinque il suo mandato di Sindaco che scade nel 2017, creando una lista civica e senza escludere alleanze con i democratici, i quali sarebbero ben lieti di apparentarsi, visto la sconfitta subita nelle ultime elezioni. 
Al momento gli sviluppi della vicenda sono difficilmente prevedibili ma è evidente che comunque vada per il M5S potrebbero esserci dei problemi. 
Infatti se Di Maio accetterà le richieste di Pizzarotti si determinerà un precedente pericoloso, dato che verrebbero messe in discussione diverse regole del movimento, mentre se Pizzarotti dovesse essere espulso si farebbe il suo gioco e sopratutto quello del PD. 
Quindi il potere cambia i politici?, è difficile a dirsi ma una cosa è certa, “è più facile stare all’opposizione che al Governo”. 

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