LA SPERANZA IN UN SOGNO, DI STEFANIA PELLEGRINI
Chimera poetica - libera eleaborazione di Stefania Pellegrini
Ho preso un foglio
e ho disegnato me stessa.
La strada breve m'ha condotto al cielo
dentro una nuvola ho vagato
come appesa a un sogno cercato.
Bello guardare da quassù il mondo:
il mare è una tavola blu,
bambini corrono
allegri sulla spiaggia.
Non vedo cacciatori, né prede
guerre, vittime,
giungle di baracche, né uomini
disperati a implorare speranza.
Qua la musica ha armonia
di pace e di silenzio.
Il caos il dolore
un suono sconosciuto.
Sbattono gli occhi alla luce,
azzurro respiro tra robinie
in fiore, il cuore leggero
non soffre e il mondo appare
un'immensa tovaglia bianca.
Ho preso un foglio
e ho raccontanto
una bella favola a me stessa.
e ho disegnato me stessa.
La strada breve m'ha condotto al cielo
dentro una nuvola ho vagato
come appesa a un sogno cercato.
Bello guardare da quassù il mondo:
il mare è una tavola blu,
bambini corrono
allegri sulla spiaggia.
Non vedo cacciatori, né prede
guerre, vittime,
giungle di baracche, né uomini
disperati a implorare speranza.
Qua la musica ha armonia
di pace e di silenzio.
Il caos il dolore
un suono sconosciuto.
Sbattono gli occhi alla luce,
azzurro respiro tra robinie
in fiore, il cuore leggero
non soffre e il mondo appare
un'immensa tovaglia bianca.
Ho preso un foglio
e ho raccontanto
una bella favola a me stessa.
Stefania Pellegrini©
Anno 2016
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
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