No logistica, no Tav? [Controvento]


di Ettore Grassano
Il Terzo Valico (risorse finanziarie permettendo) si farà. A quali costi per l'ambiente, e con quali benefici per l'economia del Paese, e del nostro territorio, lo scopriremo solo a posteriori, come inevitabile che sia.
Queste le impressioni 'a caldo', dopo l'incontro di ieri in Prefettura tra il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi e le diverse autorità piemontesi: dal presidente della Regione Roberto Cota al presidente della Provincia Paolo Filippi (entrambi con nutrita squadra di assessori al seguito), ai tanti sindaci interessati in maniera diretta o indiretta dal progetto.
Lupi è un affabulatore straordinario, e potrebbe vendere con eguale successo 'grandi  opere', libri o pentole. Rispetto ai ministri che l'hanno preceduto sembra avere indubbiamente ‘un altro passo’, e un entusiasmo non si sa quanto genuino, ma coinvolgente. "Tranquillo, tra 6 mesi ci sarà comunque un altro ministro, e un altro governo", ci sussurra con cortese cinismo uno dei tanti partecipanti all'incontro.
Al centro della scena, tanto per cambiare, due prime donne: Rita Rossa, sindaco di Alessandria, va subito all'attacco, rivendicando (si veda anche articolo a parte) le priorità di sicurezza ambientale, ma soprattutto la necessità che Alessandria non sia lasciata ai margini del progetto Terzo Valico.
Immediata, e un po' poco diplomatica (anzi, quasi irritante: da maestrina sabauda discesa in provincia a spiegare come gira il mondo), la replica dell'assessora regionale Bonino. Ed è subito, appunto, Eva contro Eva.
Apprezzato da tanti l'intervento iniziale di Paolo Filippi, che commenta su facebook in tempo reale: "Riunione con Ministro Lupi. Per ora cose che già sapevamo. Ho posto le questioni della logistica. Rfi ha fatto finta di niente, l'assessore regionale Bonino è stata abbastanza chiara nel dire che la nostra posizione non esiste. Vediamo quel che ne pensa Cota, in fin dei conti è pur sempre il suo presidente".
E il presidente Cota è stato, in verità, assai più aperto e 'dialogico', sulla necessità di un rilancio logistico che riguardi tutto il territorio alessandrino, capoluogo compreso.
Poi la parola ai diversi parlamentari di centro sinistra (ormai padroni assoluti della scena: non pervenuta l'onorevole Repetti, si dice in rapporti non proprio ottimali con Maurizio Lupi, a causa delle diatribe in corso nell'universo berlusconiano, o post berlusconiano), ognuno a dire la propria, in un clima un po' da 'messa cantata', per citare l'unico onorevole in limitato dissenso, ossia il casalese Fabio Lavagno (Sel).
Del resto l'opposizione vera al Terzo Valico, ossia i Notav del basso Piemont
e, avevano scelto di non esserci, e l'unica voce dissonante, ma a titolo personale, è stata quella di Tino Balduzzi.
Mentre i sindaci hanno avuto parole piene di buon senso, ma naturalmente finalizzate ognuno a portare un po' più di acqua e fertilizzante al proprio (più o meno) piccolo orto. Quindi sì al Terzo Valico, se accompagnato da opere territoriali ("ma non chiamiamole compensative", avverte Lupi, "perché fa pensare ad un danno che deve essere bilanciato"), e da logistica a tutto campo. "No logistica, no Tav", sorriderebbe cialtrone George Clooney.

Commenti

Post più popolari