Passaporto verde: per uno su tre, vacanze nella regione di residenza. mrg
Vince la scelta della vacanza di prossimità, alla riscoperta delle bellezze “sotto casa”
Passaporto verde: per uno su tre, vacanze nella regione di residenza
Limiti e incertezze presenti all’estero fanno optare per i piccoli borghi sul territorio nazionale.
Nelle vacanze segnate dall’arrivo del green pass e sotto la spinta dell’incertezza sulla ripresa dei contagi, per quasi 1 su 3 (32%) la meta nell’estate 2021 sarà vicino casa, all’interno della propria regione di residenza.
Una fetta importante dei vacanzieri ha dunque scelto una vacanza di prossimità alla riscoperta delle bellezze sotto casa ma in ogni caso le destinazioni nazionali sono preferite da quasi la totalità degli italiani per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze presenti all’estero.
Se la spiaggia resta la meta preferita, la preoccupazione degli assembramenti cresce il turismo in montagna e la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città.
Il cambio di colore delle principali mete europee delle vacanze frena, infatti, le partenze degli 1,5 milioni di italiani che avevano deciso di trascorrere le ferie all’estero nell’estate 2021 con la nuova mappa ECDC che colora di rosso e rosso scuro la Spagna, di giallo e di rosso la Grecia e di giallo buona parte della Francia che sono storicamente le destinazioni più gettonate dagli italiani.
In molti hanno scelto di ritardare le partenze che sono concentrate nel mese di luglio e soprattutto agosto ma sono tre milioni gli italiani maggiorenni che hanno deciso di rinunciare alle vacanze estive espressamente per paura del contagio.
“Sono molte le situazioni di difficoltà confermate dalle segnalazioni di criticità vissute dai connazionali tanto che lo stesso Ministero degli Esteri ha avvertito sui rischi di una vacanza fuori dai confini nazionali, ricordando i pericoli a tutti coloro che intendono varcare le frontiere – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – . Ancor più alla luce di questa situazione, è consigliabile prediligere le vacanze Made in Piemonte che possono spaziare dalla visita delle città a momenti di relax nei piccoli borghi, dalla montagna al lago fino all’immersione nella natura presso le oltre 300 strutture agrituristiche piemontesi, 70 quelle in provincia di Alessandria. Restare all’interno dei confini nazionali non è solo una scelta prudente ma anche un importante contributo al sostegno dell’economia e dell’occupazione territoriale visto che il settore turistico è stato duramente colpito dalla pandemia”.
Nei 178 piccoli comuni della provincia di Alessandria con meno di 5mila abitanti il distanziamento è garantito.
“Un’occasione importante – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – per conoscere meglio e apprezzare l’architettura rurale che dà forma al paesaggio ed esprime l’identità dei luoghi in una relazione di integrazione tra i sistemi produttivi locali e la conservazione della biodiversità agricola. Un modo per rivitalizzare le aree interne valorizzando l’identità territoriale e i sistemi produttivi locali ma anche per alleggerire la pressione demografica sui grandi centri urbani senza un ulteriore consumo di suolo e il rischio di cementificazione in un territorio già fragile”.
Con invito alla divulgazione
Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
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