UN'ILLUMINANTE CONVERSAZIONE, Marilena Migiani


IL FIORE DEL MIO GIARDINO (cap 4)
UN'ILLUMINANTE CONVERSAZIONE
Garfiled - La vostra attività, signora Sorrentino, come voi stessa avrete avuto modo di valutare, è diventata il bersaglio prediletto di tutti i balordi di New Eden, che con l'intenzione palese di danneggiare voi danneggiano però anche me. Non voglio indagare i motivi per cui siete fatta oggetto di tanto accanimento, non sono affari miei, ma voglio proporvi una soluzione per liberarvi da questo impaccio e poter io ritornare alla serenità dei miei affari che in quest'ultimo periodo per colpa di queste turbolenze da voi generate, non godono certo di buona salute -

Così, senza troppi preamboli, aveva esordito Max Garfield, tirando fuori dalla tasca il libretto degli assegni ed esibendolo allo sguardo esterrefatto di Veronica.
Il negozio era vuoto, così come sarebbe rimasto fino all'ora di chiusura, disertato ormai da turisti e clienti, dissuasi dalla sua frequentazione dalle intimidazioni esterne, che pur si perpetravano nonostante il pattugliamento costante di un vigilantes.
Si respirava, all'interno, un'aria desolante e spoglia, con Van Gogh appisolato sul trespolo e le poche piante superstiti genuflesse in segno di resa, enfatizzata da Veronica, vestita di nero e seduta nella penombra con le mani in grembo.
L'irruzione improvvisa di Max Garfield aveva però avuto il beneficio di ridestarla da quell'incantesimo remoto a cui lei pareva soggiacere, ristabilendo un contatto con la realtà.
Le ci vollero però alcuni minuti per realizzare quello che stava accadendo, che già l'ossuto Garfield aveva materializzato una penna, e poi con quella una cifra, con la quale determinato a concludere quella transazione unilaterale.

Garfield - Signora Sorrentino, offro la stessa rilevante cifra che a suo tempo avevo proposto al vecchio proprietario di questa baracca, ma che, invece, per un'antipatia immotivata nei miei confronti ha preferito svendere a lei. Sono perfettamente al corrente, signora, della somma ridicola con la quale avete rilevato questa attività, perché il vecchio ci ha tenuto a farmelo sapere. Accettando questa mia generosissima offerta ci avrete così doppiamente guadagnato, che allo stato attuale, e con la pessima pubblicità a vostro carico, non credo troverete altri acquirenti. Voi ci guadagnate e vi togliete dall'impaccio, e io integro il vostro esercizio nella mia impresa come la naturale espansione costituita dagli addobbi floreali per cerimonie -
Veronica - L'ipotesi che io non voglia vendere non vi ha sfiorato neppure per un attimo? -
Aveva replicato sbalordita, in tono di sfida.
Garfield - A che pro mantenere in vita un'impresa così in perdita? Soprattutto, con quali finanziamenti? L'assicurazione non pagherà una seconda volta, non sono enti di beneficenza quelli, non risarciscono le vittime del malanimo, che è questa, a quanto pare, la causa della sua disgrazia -
Il tono sarcastico di quest'ultima affermazione l'aveva così sgradevolmente colpita che per la prima volta le era balenata alla mente l'ipotesi che benissimo poteva essere lui a capo di quella congiura mirata all'espansione della propria attività
Veronica - Ma venendo a cadere il muro divisorio del mio negozio, il vostro esercizio andrà direttamente a confinare con quello di Perez. Non lo trovate più così sconveniente? Mi sembrava che fosse questo il vostro assillo, la vostra missione: evitare la contaminazione del sacro col profano. Dio e il Diavolo a così stretto contatto! Siete certo di volervene assumere la responsabilità? –

La domanda irridente aveva punto sul vivo Garfiled che aveva replicato con un freddo: questo è un problema che non vi riguarda.
Veronica - Mi riguarda eccome, perché potrei vendere a Perez, anzi svendere, solo per farvi un dispetto. Ecco un'ipotesi che non avete preso in considerazione e per la quale dovrete rivedere la cifra del vostro assegno, se volete evitare a voi stesso il trauma di uno spiacevole dejavù. -
Amichevolmente poi lo aveva preso sotto braccio e accompagnato alla porta con l'esortazione di valutare la sua proposta, ma in tempi brevissimi, o altrimenti avrebbe interpellato Perez.
Veronica - Perché, caro Garfiled, dopo questa illuminante conversazione sono certa che voi appieno comprenderete la mia fretta d'interporre quanti più chilometri possibili tra me e la cattiva sorte -
(Marilena Migiani)


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