Sedici anni, Antonietta Fragnito


Sedici anni

Ed ecco che la vita mi traduce
e divento gerundio.
Devo muovere i passi fino alla tua stazione
dove si è appisolata una carezza
che sento
tieni ancora
nella tasca del montgomery
Una volta ti sei dichiarato
nel passarmi la versione latino
nel copiarla ho conservato
la bella copia.
Mamma quando ci penso!
Ho pensieri
che si annodano al banco
come ragni
come radiazioni.
Allora devo muovere i miei passi
fino alla tua stazione.
Come allora
mi bisbigli all’ orecchio
strani soffi
e sapori
e balbuzie d’amore.
Maledizione.

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