...La notte è silenziosa...


Una giornata diversa, l’invito di un amica, pranzo e passeggiata a Firenze…
ma è stata difficile, non riesco più a starci in queste situazioni, affrontare una comunicazione continua…
la mia “riservatezza” viene scambiata per paura, nuovamente, e inizio a chiedermi perché…
paura di affrontare il mondo, il tempo, la vita, o meglio quello che loro considerano vita…
ma lo è per me?
Bilancio della giornata…
dovrei vestirmi più colorata, farmi la tinta ai capelli, tagliarli no…vanno bene così (non è poco),
guardarmi bene intorno, ridere e scherzare sempre, farmi notare,
pretendere i miei diritti, vendicarmi…
ma a me non va, ammiro un pò le persone così, intraprendenti, sicure,

che vivono ogni situazione, solo che a me non interessa vivere così,
se passeggio per Firenze, osservo la città, i colori, i suoni, i luoghi,
non mi accorgo se chi mi passa accanto litiga o come è vestito o se discute o se mi guarda…
non mi viene voglia di comprare…mancanza di desideri?
non lo so, guardo le cose ma non le desidero, non sono importanti quanto le sensazioni,
le emozioni, l'ascolto dell'altro, lo sguardo sulla città per conservare in me un ricordo…
queste situazioni aumentano in me il disagio e mi fanno sentire fuori dal mondo,
e allo stesso modo aumentano la consapevolezza che ho di me stessa e di ciò che sono
e che non voglio essere…
per sentirmi Lella non ho bisogno di pretendere i miei diritti né di vendicarmi,
né di avere tante cose o di dimostrare qualcosa…punto.
"È sempre la stessa storia. 
Gli altri avrebbero agito diversamente. 
Se fossero stati te. Ma non sono te. 
Già. Non siete me". 
(Paola Felice)


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