De Luca: “Da Rai3 atti di camorrismo giornalistico. Lobby radical chic del Paese”
by infosannio
(http://www.ilfattoquotidiano.it) - Interviene dal palco della Festa nazionale di Scelta civica a Salerno e attacca Rai3, “la più grande fabbrica di depressione”, la “lobby radical chic del Paese” che compie “atti di camorrismo giornalistico, attacchi personali, atti di imbecillità, ma non ingenua”. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna nella città di cui è stato sindaco e ricordando la sua condanna in primo grado per abuso d’ufficio si scaglia ancora una volta contro giornalisti e mondo dell’informazione.
In particolare, contro la terza rete del servizio pubblico. “Il camorrismo per me – ha proseguito – è avere forme di violenza verso gli altri essere umani”, ha spiegato De Luca, “è un modo di essere, di lavorare“. Per il governatore “ci sono campagne di informazione che tendono a distruggere la vita di un essere
umano”, ha sottolineato, “distruggono famiglie sul nulla”. “Questo per me è camorrismo giornalistico”, ha puntualizzato: “Se viene un giornalista e mi intervista, e poi si spezzetta e ne escono 10 secondi, questo per me è camorrismo giornalistico”. Un nuovo attacco a chi fa informazione, dopo le parole pronunciate in direzione Pd ad agosto, in cui aveva definito il direttore de Ilfattoquotidiano.it Peter Gomez “un superfluo, un danno ecologico permanente, un somaro”.
umano”, ha sottolineato, “distruggono famiglie sul nulla”. “Questo per me è camorrismo giornalistico”, ha puntualizzato: “Se viene un giornalista e mi intervista, e poi si spezzetta e ne escono 10 secondi, questo per me è camorrismo giornalistico”. Un nuovo attacco a chi fa informazione, dopo le parole pronunciate in direzione Pd ad agosto, in cui aveva definito il direttore de Ilfattoquotidiano.it Peter Gomez “un superfluo, un danno ecologico permanente, un somaro”.
De Luca non è nuovo ad esternazioni dure nei confronti di chi mette in dubbio il suo operato. Ora con Rai Tre, ad agosto con Peter Gomez, a giugno invece era stata la volta di Roberto Saviano che aveva attaccato in un’intervista a Panorama: “In qualche momento sembra che abbia bisogno di inventarsela la camorra anche dove non c’è, altrimenti rimane disoccupato”. Poi nella stessa intervista il governatore campano continuava, sempre riferendosi a Saviano, attribuendosi un ruolo di difensore della legalità: “Io credo che abbia grandi meriti, ma anche un grande limite. Si sta innamorando del suo personaggio e della sua immagine. Faccia i conti con questo suo problema e impari, visto che è giovane, a rispettare la vita di chi ha dedicato l’esistenza intera alle battaglie di legalità e trasparenza”.
Solo ieri, in due distinte occasioni, il governatore aveva incassato i complimenti del ministro dell’Interno Angelino Alfano (sempre dalla Festa nazionale di Scelta Civica) e del presidente del Pd Matteo Orfini che dal congresso dell’Udc ha detto di credere che “De Luca stia facendo bene, ha vinto da poco una campagna elettorale difficilissima, in condizioni sicuramente non facili perché ha saputo interpretare una voglia di cambiamento che c’era in questa Regione e adesso deve andare avanti a governare”.
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