Ernesto Cima: Campione nella vita nello sport e nella professione


Alessandria: Ernesto Cima si laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino nel 1979.
Dopo un periodo di libera professione, inizia la sua attività come dirigente nella Ripartizione Urbanistica presso il Comune di Alessandria.
Nell'ambito dell'attività dell'Ufficio Comunale ha operato nel settore urbanistico occupandosi di pianificazione territoriale e delle nuove modalità di intervento sul territorio.
Ha agito con grande apporto professionale e umano nell'ambito di un'attività complessa di programmazione e pianificazione, in un monumento di grande trasformazione sia metodologico-culturale che tecnico-burocratica.
Si è occupato con efficacia e competenza di Programmi di riqualificazione urbana e di interventi puntuali di recupero edilizio e urbano.
Si ricorda, in particolare, la cura, l'attenzione e la competenza espressa nell'intervento di recupero dell'ex Collegio dei Gesuiti di p.za S. Stefano, oggetto poi di specifica pubblicazione.
L'intervento urbanistico legato al suo nome è il Programma di Riqualificazione Urbana denominato "I cortili ritrovati", che è stato prescelto e finanziato tra innumerevoli interventi proposti su tutto il territorio nazionale, che ha prodotto profonde trasformazioni della città e che ancora oggi determina le attività in corso.
Un altro rilevante intervento sul territorio, legato alla sua presenza e al suo specifico apporto professionale è stato il programma complesso denominato "Programma integrato di riqualificazione urbanistica edilizia e ambientale". Tale
programma, di cui fu responsabile fino alla sua scomparsa, conseguì il 1° Premio per le città sostenibili 2000, bandito dal Ministero dell'ambiente.
Il Premio di 250.000.000 di lire fu assegnato al Comune di Alessandria pochi giorni dopo la 
sua scomparsa ed è stato destinato alla realizzazione di importanti opere pubbliche per la città.
Pivot di 205 centimetri, Ernesto Cima può essere definito un atleta vincente. Inizia a giocare a basket all'età di 16 anni nelle file dell' Aurora Melchionni Alessandria. Nel 1972 si trasferisce a Casale, nella Junior, in serie C e conquista la promozione in B. Nel 1975-1976 il salto in serie A con la Chinamartini Torino con la quale raggiunge la finale in Coppa Korac, persa in un doppio confronto con la Jugoplastika Spalato. 
L'anno successivo torna ad Alessandria e ottiene due promozioni consecutive: nel 1976-1977 in serie B con la denominazione Vibac, nel 1977-1978 con il nome Superga. La società viene poi trasferita a Mestre e, nel 1978-1979, Cima centra la promozione in A/1. Dal 1979 al 1982 cambia maglia ogni anno restando sempre in serie B. Nel 1979-1980 con il Cibiemme Parma, nel 1980-1981 con il Napoli, promosso in A/2, nel 1981-1982 con  il Necchi Pavia con il quale perde lo spareggio promozione.
Nel 1982 si trasferisce a Vigevano in A/2 con l'American Eagle, rifiutando, per motivi di lavoro (è architetto), diverse interessanti offerte che però lo avrebbero allontanato da casa. Nel 1987 un serio infortunio al ginocchio lo costringe ad interrompere la carriera. Nel suo albo d'oro ci sono pure le convocazioni in nazionale militare con la quale conquista un secondo posto, dietro agli USA, ai Mondiali del 1980 in Libia e la partecipazione a quelli successivi del 1981 negli USA.

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