Poeti: E TI BACIO LA BOCCA BAGNATA DI CREPUSCOLO, di Pablo Neruda. Analisi di Elvio Bombonato
Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava
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E TI BACIO LA BOCCA BAGNATA DI CREPUSCOLO
No, non voglio baciarti
in una giornata di sole.
Non voglio che sia estate.
Non voglio che sia in mezzo alla folla.
Vorrei baciarti in una di queste sere d’inverno,
quando il sole scolora nel grigio e nel freddo;
quando sarà più facile
trovare, insieme,
l’alba dentro l’imbrunire.
PABLO NERUDA, tr. Giuseppe Bellini
Questa poesia si trova nella raccolta ‘Venti poesie d’amore e una canzone disperata’ Ed. Nuova Accademia, Milano 1962.
La lirica è divisa in due parti: la prima, di 4 versi, è connotata dall’imperativo negativo, tre volte l’avverbio non’, che il poeta rivolge a sé stesso; la seconda, di 5 versi, è connotata dall’ottativo che esprime un desiderio/speranza, timbrato dal ‘vorrei’. Dichiarazione d’amore appassionata, rivolta alla donna amata, che Neruda vorrebbe baciare ‘in una di queste sere d’inverno’, quando ‘il sole scolora nel grigio e nel freddo’ (immagine memorabile), quando aspetteranno dalla sera l’alba, facendo l’amore.
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