Capodanno: lenticchie chiamate a portar fortuna assieme a chicchi d’uva e melograno

 

Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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Sul podio dei cibi più gettonati spumante e cotechino meglio se di produzione artigianale

Capodanno: lenticchie chiamate a portar fortuna assieme a chicchi d’uva e melograno

Per festeggiare il nuovo anno in molti hanno scelto l’agriturismo, tra buona tavola e relax

Forse anche per battere la paura dell’inflazione e degli effetti della guerra nel menù dei cenone degli alessandrini, in otto casi su dieci (82%), sono previste quest’anno le lenticchie chiamate a portar fortuna mentre il tradizionale chicco d’uva è servito nel 61% dei casi. 

Non solo lenticchie, tra i piatti scacciaguai a fine anno ci sono anche i chicchi di uva: ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell’anno. E di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. E, sorprendentemente, portano fortuna anche gli spaghetti a patto però di cucinarli interi, senza spezzarli.

E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ sul Capodanno degli alessandrini che mettono sul podio dei cibi più gettonati al primo posto lo spumante con l’84% e al terzo il cotechino o lo zampone (69%).

La produzione in Italia di lenticchia è di circa 4,3 milioni di chili e particolarmente ricercate sono quelle Castelluccio di Norcia IGP ma, una piccola produzione di nicchia, è presente anche a livello alessandrino: 43 ettari, su dati Istat, per il Nord Ovest per una produzione di 452 quintali con 11 ettari per 110 quintali per l’alessandrino.

L’accoppiata vincente è con ben 6 milioni di chili di cotechino e zampone Made in Italy, consumati proprio a fine anno dove si rileva anche un’apprezzabile domanda di produzioni artigianali, acquistati direttamente dai contadini nelle fattorie e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.

“Un’opportunità colta dagli agriturismi italiani dove hanno scelto di consumare il cenone circa 300mila persone spinti dalla tendenza a ricercare la buona tavola, ma anche la tranquillità, lontano dalle preoccupazioni e dal caos delle città. E dove si registra un aumento dei giovani che trascorrono la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni degli agriturismi di Campagna Amica e Terranostra, favorite anche dalle condizioni climatiche. 

Una scelta condivisa da molti alessandrini che hanno scelto tra le 70 strutture firmate Campagna Amica Terranostra della provincia per brindare al nuovo anno.

“La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque graditi anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato veramente a chilometri zero tramandati da generazioni”.

Aumenta nel contempo l’offerta nelle campagne di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti. La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere il consiglio è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti come www.campagnamica.it senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile. 

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