Sogno invisibile, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Sogno invisibile, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it

Si muove lenta nel buio della stanza la donna sognata
si spoglia lentamente dei pensieri del giorno
si prepara amorosa per la notte
fuori dal campo di luce.
Nessuno specchio sul tragitto rivela la presenza
solo sospira a volte, o così mi pare
e mente
mente col corpo che tace.
Il suo sospiro è un soffio, che sposta le tende
invisibile si stende al suo giaciglio
e si accarezza, fino ad aprirsi la bocca
che è il buio della stanza.
E mente
dice di esserci e non c'è
se ne sta nel buio impenetrabile e profondo
ma fa dei sospiri un canto
e io sono nello stesso buio
suono la sua canzone.
E mento, vedendo un corpo che non c'è
ho tolto le corde alla chitarra
per suonare quella canzone.
Parla di alberi, spazi aperti e luminosi
e venti sopra al lago
e la melodia è dolce, di chissà quali inaudibili corde.
Poi l'adagio con grazia si fa andante mosso
di vento che agita le cime
e di battaglie antiche
tra l'arcangelo di Brunate e il suo demone.
Nessuno vince
sono sempre lì, in battaglia sul punto più alto
contro il cielo, senza tempo.

 

E' un attimo, in un lampo di luce torna il buio
ma in quel lampo ti pare di averla vista nel suo giaciglio di neve

di averla sentita godere, venendo in un sospiro.
Ma mente, col corpo che tace nel buio silenzioso
e io mento al buio degli occhi.

Non viene mai.

 

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