Che abisso divide, Vittorio Zingone
Che abisso divide, Vittorio Zingone
Che abisso divide
Che abisso divide
Il tuo trono di gloria
Dalla mia nullita' contingente,
Signore!
Eppure, mio Dio d'Amore,
All'anima caduta in colpevole baratro,
Le mani pietose tu tendi.
Tu mi fai cenno
D'intraprender la dura salita,
M'esorti a riporre fiducia
Nel diletto tuo Figlio,
Mi porgi una scala di
luce
Cui aggrapparmi
Per essere tratto a salvezza
Nell'ultimo giorno.
Non sono Giacobbe, Signore,
Quel puro di cuore
Che, simille a bimbo, accorreva
Al dolce richiamo del Padre.
Ma pure m'aggrappo alla scala
Con tema e profonda fiducia
Che tu mi vuoi salvo, mio Dio.
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