CAREZZARE IL SOGNO, DI STEFANIA PELLEGRINI
Opera di Artemisia Gentileschi
Carezzare il sogno, poi vederlo sfumare …
Sognavi t’adagiasse su tappeti
di petali di rose,
rosso fuoco ad incendiare
vene sotterranee del pensiero.
Di riempire coppe stracolme
di essenze e di gioie.
Volare coi venti di note tra i capelli,
e su labbra tumide
carezze da gocce di miele.
Oh mia cara amica,
smarrito sorriso di donna,
l’amore non ha più ali per volare.
E il desiderio scivola su lucchetti dorati,
mani irrispettose
quando parole lancinanti da ire furenti
come frecce dritte al cuore,
e gesti dolci travestiti
ti vendono tutto, come amore.
La morsa del ragno t’impiglia alla rete
i resti del sogno nella campana di vetro.
Gomitoli di tristezze, vapori di illusioni
sullo spettro
di un nome che non riconosci.
Sognavi t’adagiasse su tappeti
di petali di rose,
rosso fuoco ad incendiare
vene sotterranee del pensiero.
Di riempire coppe stracolme
di essenze e di gioie.
Volare coi venti di note tra i capelli,
e su labbra tumide
carezze da gocce di miele.
Oh mia cara amica,
smarrito sorriso di donna,
l’amore non ha più ali per volare.
E il desiderio scivola su lucchetti dorati,
mani irrispettose
quando parole lancinanti da ire furenti
come frecce dritte al cuore,
e gesti dolci travestiti
ti vendono tutto, come amore.
La morsa del ragno t’impiglia alla rete
i resti del sogno nella campana di vetro.
Gomitoli di tristezze, vapori di illusioni
sullo spettro
di un nome che non riconosci.
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI D’AUTORE Art. 8 della legge. 633/41
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