Zingarella, di Franco Bonvini [Poesia] :: LaRecherche.it
Sorride come una giovinetta, la zingarella nella cornice dorata,
il tempo passato sulla tela le ha reso la pelle secca e screpolata,
sorride come allora, nella giovinezza andata
la vecchiaia invece nessuno l'ha mai disegnata.
Sorride nel suo abito rosso e vaporoso di voulant
e sotto l'abito teneri seni freschi e giovani da immaginare
era la compagna di tante notti nere sull'Olona
e dal nero di quelle notti è circondata.
I lampi allora non facevano paura
perchè lei appariva in tutto quel chiarore
davanti a me sembrava viva appoggiata al muro
e quando tornava il buio era bello saperla lì.
Oggi però non so dov'è
non so in che casa guarda o se si ricorda di me
quale luce la illumina nè chi la sta a guardare
ho solo qualche foto senza profumo nè calore
ma è bello saperla lì chissà dove
è successo solo che ha dovuto andare.
Come allora le dico che sto bene qui
e come allora non mi crede
ma non può tornare.
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