Intervista a Roberta Zanzi per Alessandria today, a cura di Marina Vicario

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Intervista a Roberta Zanzi per Alessandria today, a cura di Marina Vicario
Non smettere di sognare” è il libro di esordio di Roberta Zanzi edito da Pluriversum Edizioni e promette di diventare uno dei più quotati in catalogo.
Roberta è una donna poliedrica e sono molti gli interessi di genere letterario di cui si occupa; in particolar modo è una vera appassionata per le storie gotiche, meglio se popolate da fantasmi e licantropi.
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Roberta, il tuo libro “Non smettere di sognare” parla d’amore giovanile, cosa ti ha portato a scrivere proprio di questo argomento?
L’amore giovanile credo sia il più sincero e incontaminato dei sentimenti, nasce spontaneo e disinteressato quando la vita deve ancora metterti alla prova.
Non hai altri pensieri, entri nel periodo forse più difficile perché non sei più un bambino ma non sei nemmeno adulto, abbandoni i giochi infantili e scopri un mondo del tutto nuovo, assapori sentimenti ed emozioni sconosciute e subentra la curiosità di sperimentare, fare nuove esperienze.
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Non conosci le conseguenze di tali esperienze, fai un salto nel buio ma è necessario per crescere.
L’amore adolescenziale non è in genere un argomento molto trattato. La mia storia non è autobiografica, anche se per costruirla ho dovuto ripensare al periodo della mia adolescenza e aprire il cassetto dei ricordi per trovare spunti, renderla credibile in modo da incuriosire il lettore.
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Che cos’è l’amore per te?
 È un tema su cui è difficile dare definizioni. Ognuno di noi ha una concezione personale dell’amore. Da secoli si parla d’amore attraverso poesie, romanzi, opere e canzoni; è il tema maggiormente trattato dagli artisti e sicuramente  molto studiato dagli psicologi.
L’amore è la massima espressione della libertà, un insieme di emozioni, una sensazione assoluta, è il momento in cui si smette di ragionare con la testa e si inizia a ragionare con il cuore, perché il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce.  L’amore ci rende felici, migliora le nostre giornate, è un balzo di fiducia e bisogna saltare. Ci fa ridere, ci fa piangere, a volte anche disperare, ma non possiamo farne a meno. Ci rende perfino più belli e ci fa stare bene, ci mostra la vita in una luce  diversa e ci rendiamo conto di essere importanti per un altra persona.
Amare vuol dire rendere felice una persona, anche se questo significa dover rinunciare a lei.
Amare è donare senza chiedere nulla in cambio, per capire davvero il significato non si devono porre condizioni. 
È difficile descrivere esattamente cosa sia, è un sentimento che arriva quando meno te l’aspetti e riflette chi siamo veramente, quali siano i nostri desideri, i nostri valori, le nostre aspettative e il modo che abbiamo personalmente di vivere le relazioni. 
Chi sono i personaggi di Non smettere di sognare?
I miei personaggi sono due bellissimi bambini, migliori amici che trascorrono le vacanze estive sempre insieme, giocano felici  e si divertono. Crescono e arrivati all’età dell’adolescenza iniziano a scoprire nuove sensazioni, si rendono conto che la loro non è solo amicizia ma va oltre a quello che sono stati l’una per l’altro fino a quel momento.
Scoprono un emozione e il loro stare uniti non è più solo un piacere ma una necessità, solo che non trovano il coraggio di confessarselo. L’ingenuità, la timidezza, l’inesperienza giocano a loro sfavore, si cercano, trascorrono tutto il tempo possibile insieme nella speranza che uno dei due faccia il primo passo ma… non succede.
Non sanno come gestire la nuova situazione, il sentimento che cresce dentro di loro e che fino a poco tempo fa non conoscevano. La trasformazione fisica, gli ormoni che si agitano accendendo desideri sconosciuti.
Curiosi di scoprire nuovi aspetti di loro stessi e al tempo stesso imbarazzati, mantenendo così su un piano platonico il rapporto che non finisce perché in realtà non inizia mai.
Secondo te i giovani credono nell’amore?
Io credo di si, l’amore è il sale della vita, il sentimento che fa girare il mondo in qualsiasi epoca, non penso si possa vivere senza.
L’amore ha mille volti e mille sfaccettature.
Ci sono tanti tipi d’amore, per i genitori, per i figli, per gli amici, per gli animali, diversi contesti accomunati da un unico sentimento che vale davvero la pena di provare! Ogni individuo lo vive in modo diverso e questo dipende soprattutto dal carattere. Non amare significa essere incompleti.
I giovani lo scoprono fin dall’adolescenza, più o meno intenso, più o meno vero, che però può intensificarsi con l’età matura oppure deludere, ma secondo me hanno voglia d’amare e di trovare la persona giusta per condividerlo.
(Amare è un atto di bontà, un abilità unica donata come regalo da una forza superiore, come diceva S. Agostino dalla dottrina sull’amore.)
Io so che il tuo genere preferito però è il fantasy, quando è nata questa passione? E cosa ti ha spinto a scrivere un romance? 
La mia passione per il fantasy è nata da ragazzina quando in TV trasmettevano Belfagor, il fantasma del Louvre. Ricordo che mi spaventava moltissimo ma al tempo stesso mi affascinava e non potevo fare ameno di guardarlo. Da lì ho iniziato a leggere libri e a guardare film fantastici. Mi piace anche la fantascienza, insomma tutto ciò che non è reale. Le mie storie preferite sono quelle di vampiri oltre a libri, film e serie TV ho fatto ricerche sull’argomento scoprendo spunti interessanti per un eventuale storia… in futuro chissà potrei anche scriverla! Anche se la mia prima pubblicazione è un romance, rimane il mio genere preferito! I fantasy per eccellenza saranno sempre i libri di Tolkien, di Martin e della Rowling. 
Lo Hobbit, Il signore degli anelli, Il trono di spade, Harry Potter capolavori geniali assoluti, che non mi stanco mai di leggere nè di guardare i film. Per questa ragione mai avrei pensato di scrivere una storia d’amore, però è interessante anche mettersi alla prova su generi diversi. Ho fatto un sogno, quando la notte spegne i riflettori della coscienza razionale, il cervello va a rigenerarsi nell’inconscio, dal punto di vista psicologico dicono che il sogno serve a liberare impulsi repressi e può suggerire soluzioni; non so perché ho sognato l’adolescenza, forse una sorta di nostalgia o forse semplicemente dovevo scrivere questa storia. Concedere un piccolo spazio ai sogni nella vita frenetica di tutti i giorni è importante, e onestamente sono convinta che chiunque ragazza o donna sogni di essere per un uomo quello che Jenna è per Alex!  Da quel sogno è nata la storia! Non smettere di sognare è il suggerimento che voglio trasmettere a tutte le persone che lo leggeranno, non è riferito ai personaggi. Tutti noi abbiamo sogni e facciamo sogni, alcuni magari si realizzano altri no… non sappiamo cosa ci riserva il futuro… non siete curiosi di scoprirlo?
Progetti per il futuro?
Si, qualche progetto per il futuro c’è.
Scrivere il sequel di Non smettere di sognare, che tanti lettori mi hanno già richiesto.  Ho un fantasy nel cassetto da circa quattro anni, ma non ho ancora trovato la giusta ispirazione per continuarlo!
C’è anche un progetto per la realizzazione di alcune antologie, che sto curando con la collega e amica Marina Vicario. Attualmente stiamo mettendo insieme i racconti più belli del concorso letterario LA FRAGRANZA DELL’AMORE al quale hanno partecipato in molti, oltre la nostra aspettativa. Sarà davvero una bella pubblicazione che avverrà nei prossimi mesi.
Cose da fare ce ne sono tante e vorrei trovare il tempo per farle tutte!
BIOGRAFIA
Roberta Zanzi nata e vissuta a Ferrara, di professione impiegata, oltre a Non smettere di sognare si è aggiudicata il secondo posto della giuria popolare nel concorso letterario “CAVE CANEM”. Ha scritto recensioni di libri sulla rivista online Pensiero Plurale. 
Curatrice della collana Kalende sempre di Pluriversum è alla ricerca di talenti di romanzi fantasy da inserire in catalogo.
Ha presentato il suo libro in lungo e in largo nella sua zona creando eventi con spettacolo country di grande successo.
Con Pluriversum  è stata protagonista nelle fiere del libro di Modena nel 2019 e nel 2020  al “Il salone della cultura” a Milano.
Indimenticabile la sua intervista in diretta presso l’emittente One Tv condotta dal popolare Mirko Cattani, presentatore di “Piazza Italia”.

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