DIETRO LA PORTA DI SILVIADE ANGELIS
Nella bolgia adirata
si scontrano logori rifiuti d’amore finito
Scandisce parole un alibi
metallico
avido nel barattare pregiudizi
di scambio
Quasi avvalorano entità
d’un fardello
insostenibile
scevro d’ardenti
sentimenti
dispersi nelle fauci
d’inverno
affondate nella melma
L’odore antico di pelle
madida d’umori
è dietro la porta
sigillata
bandito da qualsiasi
vellutata malìa
in bilico su flauto
ammutolito
@Silvia De Angelis
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