IL GIARDINO PROIBITO, di Mirella Ester Pennone Masi
IL GIARDINO PROIBITO, di Mirella Ester Pennone Masi
IL GIARDINO PROIBITO
(dal mio diario, avevo tredici anni)
Notte magica e solitaria
Esco in giardino
Mi distendo sull’erbetta
Osservo il cielo… Oh quante stelle!
La Via Lattea sembra che si muova
Nulla è fermo lassù nell’infinito!
Mi ammanta una brezza leggera
Un gorgoglio d’acqua dai canali
Così vicino, fra i solchi dei campi
Sembrano litanie, talvolta parole.
Il mio giardino fiorito è un paradiso
Già colmo di profumi sensuali…
No, non mi è concesso di andare oltre
Alla mia età ancora acerba.
Adesso qualcuno mi prende per mano
Non vedo il suo volto,
È un ricordo troppo lontano
Salgo le scale con lui, mi porta a casa…
Lui sa che il giardino proibito sono io.
Commenti
Posta un commento
Grazie per il tuo commento torna a trovarci su Alessandria post