Terremoto Ischia, presidente dei geologi: "Allucinante morire per una scossa di magnitudo 4"
"In un anno
solo chiacchiere. Governo e Parlamento mettano al centro dell'agenda la
prevenzione, senza farsi distogliere da interessi e lobby" attacca
Francesco Peduto. Egidio Grasso, presidente dei geologi campani: "A Ischia
crolli, evacuazioni e vittime potrebbero essere attribuite alle costruzioni
fatiscenti, abusive e realizzate senza alcuna verifica sismica". E i sei
sindaci dell'isola sindaci protestano: "Falso collegare i danni
all'abusivismo"
ROMA - L'Italia continua a risvegliarsi tra le
macerie, scoprendosi ogni volta sorpresa del suo essere in cronica emergenza
per il rischio sismico. Ma sapere che in un Paese membro del G8 si possa morire
per una scossa di magnitudo 4, quindi di moderata entità al di là della
necessaria contestualizzazione del caso Ischia, è tema che apre inevitabilmente
un nuovo fronte nel dibattito e nelle polemiche. Sulla sicurezza, sulla
consapevolezza dei cittadini, sulle responsabilità della politica, dalle
autorità locali a quelle nazionali, rispetto a una condizione di precarietà
esistenziale inaccettabile. Che imporrebbe una riflessione, finalmente seria,
su come fare davvero prevenzione. Parola, prevenzione, evocata e ripetuta come
un mantra nei "day after" dell'Italia dei terremoti, spesso guardando
dritto in camera, per poi scivolare sempre più giù nell'agenda del da farsi.
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