Nessuno vuol prendersi i rifiuti Aral. Ordinanza per smaltirli in discarica?
Due capannoni e
una tettoia all’impianto di Castelceriolo restano tuttora pieni di rifiuti (in
tutto oltre 3 mila metri cubi), cosa che blocca l’attività di trattamento
Il periodo di Ferragosto non ha portato soluzione
nella crisi dei rifiuti Aral. Due capannoni e una tettoia all’impianto di
Castelceriolo restano tuttora pieni di rifiuti (in tutto oltre 3 mila metri
cubi), cosa che blocca l’attività di trattamento con rilevanti conseguenze
economiche per la società, che è di proprietà del Comune di Alessandria (94%) e
di altri 31, compresa Valenza. Il
commissario nominato alla guida dell’azienda, l’ex prefetto Alessandro
Giacchetti, ha ancora una volta tentato di trovare qualcuno disposto a smaltire
quella montagna d’immondizia, ma - come già accaduto all’ormai ex consiglio
d’amministrazione -la ricerca è andata a vuoto. Non resta a questo punto che la
strada di un’ordinanza per motivi d’urgenza, in modo da autorizzare l’invio di
quei rifiuti nelle discariche dell’Ato6, cioè sostanzialmente Solero o le due
di Novi e Tortona. Ma chi la firmerà? Dal Comune di Alessandria obiettano di
non avere la competenza, in quanto potrebbe riguardare un’area più vasta. Non
restano che Prefettura e Provincia, il cui presidente «facente funzioni», cioè
il sindaco di Novi, Rocchino Muliere, subentrato a Rita Rossa, rientra oggi
dalle ferie e domani affronterà la questione assieme al dirigente Ambiente,
Claudio Coffano. Continua a leggere…..
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