Tennis, Federer: "Ora il numero 1 è un obiettivo senza ossessione"
Lo svizzero dopo
il trionfo: "Non sono stato io a dover portare avanti il mio team ma il
contrario. Ora che gioco meno è come se lavorassi part-time, una bella
sensazione..."
Fino a gennaio, l’orizzonte perduto e la pietra di
paragone della solita domanda: riuscirà mai Roger Federer a rivincere uno Slam?
A ripeterla 6 mesi dopo, sembra uno scherzo. Risanato e resuscitato, Roger si è
preso l'Australia e poi di nuovo i prati di Church Road. Per l’ottava volta, un
record. E ha riassaporato il piacere del ballo di gala, come spiega
nell'intervista su La Gazzetta di oggi, nell'articolo a firma del nostro
inviato a Londra Riccardo Crivelli. "È stata una serata eccitante,
purtroppo sono arrivato un po' tardi, dopo la portata principale, e ovviamente
ho ballato con la Muguruza. Il problema è che dopo le danze sono andato al bar
con 30 o 40 amici, ho bevuto diversi cocktail, sono andato a letto alle 5 e
adesso sento le campane nella testa e ricordo poco di quello che è
successo", spiega Federer che di fronte alla leggenda non perde l'umiltà:
"Il ranking non è mai stata un'ossessione, certo che quando fai bene
torneo dopo torneo il numero uno diventa un obiettivo, ma a me farebbe felice
pure tornarci per una sola settimana". Continua a leggere…
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