Milan: parate, sicurezza e serenità. Così è ritornato Gigio
Dimenticati i
giorni convulsi tra Under 21 e rinnovo del contratto, euro e polemiche sono
alle spalle. L'intervento su Mitrita e la porta inviolata: ora lo attende San
Siro
Novanta minuti più recupero e alla fine contano due
decimi di secondo. È stato un flash, un pensiero inconscio:
"Rieccolo". Il 27 luglio per Gigio Donnarumma è stato Capodanno: il
primo giorno di una nuova fase della vita. Al minuto 22 di Csu-Milan, Mitrita
gli è arrivato davanti e ha calciato. Era passato con il turbo in mezzo a un
muro di maglie nere e per Gigio era distante solo pochi metri. L'ex attaccante
del Pescara gli ha fatto un mezzo favore - ha preso la porta, ma non ha
calciato benissimo - e Donnarumma ha messo il resto. Tuffo rapidissimo sulla
destra, respinta, "oooh" di delusione dello stadio. Per le
statistiche è una parata come un'altra, per le impressioni molto meno: Gigio è
sembrato il numero 99, il ragazzo fenomenale della scorsa stagione, non il
numero 1, il portiere pesante di testa e di fisico dell'Europeo Under 21. Devis
Mangia, che contro un'altra Spagna ha perso un altro Europeo, ha confermato le
impressioni: "Ho sempre pensato che un portiere giovane con così tanta
qualità sia una risorsa per il calcio italiano. Donnarumma in quell'azione lo
ha dimostrato: Mitrita ha calciato basso e lui è stato molto reattivo".
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