Le sagre più bizzarre d’Italia: dalla panonta alla fiera della patacca e passerina
da INFOSANNIO
(di Antonio Acerbis – lanotiziagiornale.it) – Immaginate una bella pagnotta di pane, unta di olio e tagliata a strati a mo’ di torta con peperoni, salsicce e frittata. Piatto invernale (oltreché ipercalorico), si penserà. E invece no. Perché in un paese vicino Isernia – Miranda – si aspetta con trepidazione e un certo languorino l’ultima domenica di agosto per salire sulla montagna del paese e tagliare, in una mega scampagnata paesana, la pagnotta a fette, tra canti e fuochi d’artificio. È, questo, solo uno dei tanti appuntamenti culinari, conosciuti e non, che riserva l’estate in giro per l’Italia. Perché se c’è una cosa che distingue il nostro Paese, è che, come direbbe anche Renzo Arbore in una sua nota canzone, “a nuje ce piace magnà”. E allora via con le sagre. Le più bislacche e bizzarre, da Nord a Sud. Dalla carne al pesce ai primi. Fino alle combinazioni più disparate.
Pesce e carne – Andiamo in Umbria, ad esempio. A Villanova, in provincia di Perugia, si può gustare, dall’11 agosto, frutta e carne a volontà alla sagra della Macedonia e Agnello scottadito. Ma se si preferisce il prodotto ittico, basta spostarsi di poco e andare a Beroide, dal 4 agosto, per la sagra dell’Anguilla e del Gambero di fiume.
E se invece si predilige qualcosa di più campestre, meglio optare per la festa della Scartocciatura a San Martino in Campo (dal 25 agosto), la festa dedicata appunto alla “scartocciatura” delle pannocchie. Se si vuole invece andare di tradizione, ecco la fojata a Sellano, un’antica torta salata arrotolata su se stessa. Nel Lazio, invece, si preferisce andare di primi piatti. E così, tra una miriade di sagre della polenta e sagre degli gnocchi, si può andare anche su qualcosa di più particolare. Come il “fregnaccio”, piatto tipico di Anguillara Sabazia (29 e 30 luglio), per non parlare dell’appuntamento a Villa Santo Stefano, con la sagra dei cecapreti e bufaletta. Se invece si preferisce un bel primo piatto di pesce, basta andare a Fiumicino per la “Spaghettongola”, simpatica e gustosa crasi che sta per gli spaghetti alle vongole. Ma non è finita. Perché se si ha voglia di qualcosa di più “piccante”, conviene andare a Serrone (Frosinone) per la “sagra della patacca e della passerina”. No, non si pensi male: la patacca è una tagliatella, mentre la passerina è un vino bianco secco… cosa avevate capito?
Ortaggi a volontà – Ma, ovviamente, anche nelle altre Regioni d’Italia il cibo è sacro. E allora di sagre se ne contano in ogni salsa. Chi proprio non può fare a meno della carne, può sempre andare nelle Marche, a Serra San Quirico, per la 51esima sagra del coniglio in porchetta. Ma c’è anche la festa specifica per gli amanti del pomodoro. Bisogna andare nel Bresciano, con la “sagra del pondor”. Tante degustazioni, tanto divertimento e una gara che ha il suo perché: vince chi consegna alla giuria il pomodoro più grande, con tanto di scettro e corona al vincitore. A Firenze, invece, si va di melanzana, mentre in Romagna la prossima settimana tutti alla “aagra della Canapa alimentare” di Madonna Boschi. E per chiudere andiamo a Palazzolo, in Sicilia. Non ci sarà Milly Carlucci, ma ci sarà da divertirsi a “Melonando sotto le stelle”.
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