Milan, Fassone, Mirabelli, Bonucci capitano e...: è la rivoluzione di Mister Li
Dirigenza, tifosi
e squadra: la nuova proprietà ha operato scelte spesso controcorrente per
segnare il distacco col passato
"La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è
un'opera letteraria, un disegno o un ricamo; non la si può fare con altrettanta
eleganza, tranquillità e delicatezza o con altrettanta dolcezza, gentilezza,
cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un'insurrezione...".
Per dare la sua impronta al Milan, Yonghong Li deve essersi ispirato anche al
connazionale Mao Tse-Tung. E non si è proprio risparmiato. In tre mesi ha
completamente "ribaltato" il club rossonero dopo 30 anni di ingessata
gestione berlusconiana. Dirigenza, tifosi e squadra: scelte spesso controcorrente
per segnare nettamente il distacco col passato. E l'inizio dell'era cinese.
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