DIRITTO ALL’ABITAZIONE, LA REGIONE C’È

by Monica Cerutti
Il tema abitativo si sta rivelando uno dei più delicati nel campo delle discriminazioni. Dopo la denuncia di una coppia omosessuale che nei mesi scorsi si è imbattuta nel rifiuto di un padrone di casa ad affittarle l’appartamento, ora toccherebbe alla popolazione straniera. La Regione Piemonte è intenzionata a verificare l’accaduto, sto parlando della notizia apparsa oggi sugli organi di stampa, che se però fosse confermato potrebbe anche essere oggetto di un esposto alla Procura della Repubblica.
Secondo le fonti di informazione sulla facciata di un palazzo di Torino Nord sarebbe apparso un cartello con su scritto “Affittasi alloggio solo a persone non straniere”. Se la vicenda fosse confermata rappresenterebbe una vera e propria discriminazione che andrebbe contro le direttive nazionali e regionali.
Nello specifico l’articolo 11 della legge regionale numero 5/2016 contro ogni forma di discriminazione evidenzia come la Regione, nell’ambito delle proprie competenze in materia di diritto alla casa, promuova soluzioni per favorire il diritto all’abitazione delle persone che sono discriminate o esposte al rischio di discriminazione ed esclusione sociale e opera per prevenire e contrastare la segregazione abitativa e l’emarginazione sociale.
Il cartello violerebbe l’articolo 21 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali, il Testo Unico sulla Disciplina degli immigrati, la sentenza della Corte costituzionale (Corte Cost., sent. 7 aprile 1988, n. 404) che ha sancito il dirotto alla casa per gli stranieri come diritto sociale collocabile tra i diritti inviolabili dell’uomo e il Decreto Legislativo 215/2003.

Le istituzioni non devono lasciare passare messaggi discriminatori, che si nutrono e alimentano semplificazioni deleterie, che possono accentuare, anziché far superare le problematiche nell’incontro fra culture diverse. Nessuno sottovaluta le difficoltà che oggi ci sono, ma dobbiamo contrastare con fermezza gli slogan di chi strumentalmente cavalca il tema dell’immigrazione. Straniero non è ad esempio sinonimo di morosità.

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