“Renzi? Dopo primo disorientamento, otterrà sempre più fiducia”. Intervista di IntelligoNews a Renato Balduzzi
IntelligoNews ha intervistato Renato Balduzzi chiedendogli un primo commento dopo la fiducia ottenuta dal governo Renzi al Senato. Riportiamo di seguito l’intervista.
Intervista di Marta Moriconi.
“Il disorientamento rientrerà e ci sarà un rafforzamento numerico per Renzi”. Così Renato Balduzzi – già Ministro della Salute del Governo Monti - parla dell’insediamento del premier ieri in Senato e della fiducia che ha ottenuto, nell’intervista a IntelligoNews. Poi riflette sulle “novità introdotte che sono tante e vanno focalizzate, assunte, avendo al tempo stesso realismo e speranza”. Il tutto in un’ottica europea, avvertendo: “Siamo convinti di poter concorrere in posizioni diverse da quelle di ministro per affermare alcune delle note più qualificanti del programma di Scelta Civica: la riforma della Pa, della fiscalità, del lavoro”.
Il nuovo presidente del Consiglio ha ottenuto la fiducia in Senato con 169 voti favorevoli e 139 contrari. Quattro sì in meno dell’esecutivo Letta. Come valutate questa partenza?
«E’ abbastanza comprensibile qualche disorientamento legato alle modalità con cui è avvenuto il cambio di guida. E’ comprensibile qualche difficoltà. Però il lavoro concreto della squadra di governo di tenere fede alle motivazioni e agli obiettivi che sono stati dichiarati nell’intervento, anche in sede di replica, credo possa far rientrare il disorientamento di
qualcuno e anche stimolare un rafforzamento della maggioranza dal punto di vista numerico. Non sopravvaluterei questo primo risultato, dunque».
La sinistra è convinta che ieri Renzi abbia parlato berlusconiano, perché è la maggioranza berlusconiana per le riforme istituzionali che gli interessa…
«Renzi ha confermato quello che aveva già fatto sapere. Quindi una forte determinazione ad intervenire su legge elettorale, riforma del Senato e Titolo V, e mi pare che abbia dato disponibilità ampia a muoversi entro le coordinate condivise, quindi discuteremo sulle singole soluzioni. Mi piacerebbe che oggi confermasse questa linea. Eviterei un processo alle intenzioni prima di vedere le carte. Il testo dell’Italicum per noi di Scelta Civica va modificato su alcuni punti. E lo confermiamo».
Renzi ha veramente archiviato vent’anni di scontri ideologici e si stiamo entrando nella Terza Repubblica?
«Ho sempre detto che questa numerazione delle Repubbliche non mi trova molto convinto. Non siamo la Francia che enumera le Repubbliche secondo i cambiamenti della Costituzione. Noi non abbiamo cambiato la forma del governo, che è suscettibile di leggere modifiche perché duttile. Ma così dovremmo numerare una Repubblica ogni anno».
Quanto alle cariche governative avete ottenuto un ministero, quello dell’Istruzione affidato a Stefania Giannini, e siete in attesa conoscere la scelta su viceministri e sottosegretari. Come guardate a questa fase due e cosa volete fare per questo governo?
«Abbiamo salutato con molta gioia e positività l’ingresso nel governo, come ministro dell’Istruzione, del segretario politico di Scelta Civica la senatrice Giannini. E siamo convinti di poter concorrere in posizioni diverse da quelle di ministro per affermare alcune delle note più qualificanti del programma di Scelta Civica: la riforma della Pa, della fiscalità, del lavoro. In una direzione che valorizzi di più l’ottica europea con cui dobbiamo affrontare i nostri problemi. Abbiamo la necessità di mettere insieme la buona Italia in Europa, e la buon Europa in Italia. Auspico che le scelte dei sottosegretari e viceministri vadano in questa direzione. Va consolidato lo sforzo fatto in queste settimane. Le novità introdotte sono tante, vanno focalizzate, assunte, avendo al tempo stesso realismo e speranza. Non ripiegandosi su nostalgie».
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