Al governo Renzi un voto di fiducia “esigente”. Balduzzi: l’Italia ha bisogno di più rappresentanza e più coesione


E’ in corso, alla Camera dei deputati, la discussione sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla quale seguiranno la replica del Presidente del Consiglio e il voto di fiducia.
Durante il dibattito è intervenuto l’on. Renato Balduzzi, il quale si è rivolto al Presidente Renzi, evidenziando due esigenze di sistema delle quali il percorso di riforme annunciato dal nuovo governo dovrà farsi carico: una maggiore capacità delle istituzioni di rappresentare tutti e tutto il Paese e quindi una maggiore capacità di alimentare quella coesione sociale, la cui carenza affligge l’Italia e non solo. 
Per guardare il video dell’intervento clicca sul seguente link: Intervento on. Renato Balduzzi 25feb2014
Di seguito riportiamo il resoconto stenografico. 
RENATO BALDUZZI. Signora Presidente della Camera, signor Presidente del Consiglio, signore Ministre, credo che Scelta Civica non possa che condividere il punto di partenza, signor Presidente del Consiglio, del suo intervento programmatico, cioè che questo Paese avrà bisogno di cambiamenti, cambiamenti delle regole, cambiamenti dei comportamenti, cambiamenti dei criteri. I cambiamenti economico-sociali si intrecciano con quelli istituzionali. C’è un problema certamente di efficienza dei procedimenti istituzionali per avere con più facilità cambiamenti economico-sociali. C’è anche un problema, però, di rappresentanza. C’è un deficit forte di rappresentanza, nel nostro come in altri Paesi, ma nel nostro in modo molto acuto. Come risolvere questo deficit di rappresentanza? Attraverso dei cambiamenti istituzionali? Mi soffermerei su questo, Presidente del Consiglio. 
  Con la legge elettorale? Sicuramente. Una legge elettorale capace di dare un messaggio di un di più di rappresentanza. Noi abbiamo condiviso, come Scelta Civica, l’impianto delle proposte cosiddette Italicum, abbiamo anche detto a lei, signor Presidente del Consiglio, che chiediamo alcune modifiche per poterle inserire dentro un
quadro proprio di maggiore rappresentanza.
  Con la riforma del bicameralismo? Sicuramente. I francesi hanno un’espressione interessante per definire il loro Senato, che dicono essere l’espressione della Francia profonda. Ecco, in qualche modo anche noi vorremmo, Presidente Renzi, che il futuro Senato possa essere espressione di un’Italia profonda. Profonda in che cosa? Profonda nelle sue autonomie, autonomie regionali e autonomie locali, anche nelle autonomie funzionali, cioè le università, le camere di commercio, le professioni. Un Senato capace non di duplicare quest’Aula, ma di fare qualche cosa di diverso e, quindi, da lei ci aspettiamo una risposta su questo qualcosa di diverso, in ordine al rapporto con l’Unione europea, in ordine al rapporto di nomine, ai pareri sulle nomine governative, in ordine al potere di inchiesta e, perché no, anche delle risposte su ciò che resterà della funzione legislativa del Senato, per esempio sui diritti civili e sui diritti politici e sociali probabilmente è importante che la seconda Camera abbia una competenza piena. 
  Così, pure, c’è un problema di rappresentanza che deve avere una risposta per quanto riguarda le modifiche del Titolo V, e anche qui Scelta Civica dichiara la propria totale disponibilità, io aggiungo anche a livello personale nella qualità di presidente della Commissione bicamerale per le questione regionali. 
  Quindi, c’è tutto questo complesso di decisioni sulle quali credo, Presidente, che sia possibile fare presto e fare bene. È sufficiente dare una risposta ad alcune delle domande contenute in questo mio breve intervento, che già potremmo certamente fare un passo avanti. Un passo avanti che va nella direzione che noi auspichiamo. Noi non siamo tra coloro che vogliono opporsi alle riforme, siamo tra coloro che le hanno sempre sollecitate e credo che il 2014 possa essere davvero questo anno buono per la democrazia italiana, sapendo che non c’è soltanto da fare, anzi probabilmente non c’è proprio da fare una operazione di ingegneria istituzionale, ma c’è da dare una risposta alle domande di rappresentanza che il Paese chiede. 
  E queste domande di rappresentanza sono anche, in fondo, la capacità nostra di dare risposta e anche, in fondo, una risposta capace di dare più coesione a questo Paese. Rappresentanza e coesione sono i nodi scoperti dell’Occidente. Dentro questo Occidente, il nostro Paese ha forse qualche cosa di più, una domanda ulteriore e una sofferenza maggiore. La nostra fiducia sta proprio qui, Presidente Renzi, che le modalità, per molti aspetti nuove, attraverso cui questo Governo nasce, siano proprio quelle modalità capaci di dare una risposta in termini di rappresentanza e di coesione. 
  Buon lavoro Presidente, noi ci siamo, saremo esigenti, lo siamo stati sempre, fin dall’inizio con il Governo precedente e lo saremo anche con lei, ma con questa fiducia di fondo (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l’Italia).

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