Storie vere. L’amore nell’inferno nazista, di Cinzia Perrone
Innamorarsi ad Auschwitz
David Szumiraj e Perla, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, erano entrambi prigionieri in un campo di lavoro tedesco.
Ogni giorno venivano mandati in un terreno, in condizioni di vita terribili, a raccogliere patate per ore e ore.
Non si conoscevano, i gendarmi si guardavano bene dal far avere contatti tra uomini e donne del campo. Ma, un giorno, bastò uno sguardo: David e Perla si innamorarono.
Ogni giorno la fatica e la sofferenza veniva messa da parte perché sapevano che in quel campo di patate avrebbero potuto trovare gli occhi dell’amore. Poco tempo dopo i nazisti decisero di smantellare il campo di prigionia. Nelle concitate fasi dell’evacuazione, David e Perla riuscirono finalmente a parlarsi. Si confessarono il loro amore e si promisero che, finita la guerra, si sarebbero sposati. Poi vennero divisi.
Iniziò un lungo viaggio per entrambi. David riuscì a fuggire dai nazisti e per settimane si nutrì solo di erba, facendo forza sulla promessa che aveva fatto alla sua amata per restare in vita. Poi arrivarono gli alleati e David venne tratto in salvo da un soldato americano, proprio quando era sul punto di mollare.
David si unisce all’esercito americano, fa il traduttore a Berlino. Non sa che fine abbia fatto Perla. Un amico vede una donna che le somiglia in un campo di Amburgo. La riconosce. È lei. Perla. Le dice che David è vivo. Lei va a Berlino. Arriva alla base militare. David esce. Lei è nascosta dietro un albero. La vede. Si guardano, come una volta. Si corrono incontro. Piangono, ridono, non ci credono. Sono lì, ce l’hanno fatta.
È il 1947. David e Perla Szumiraj si sposano e si trasferiscono in Argentina. Rimangono insieme tutta la vita, l’uno al fianco dell’altra, tramandando la loro storia alle generazioni future.
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