Poeti: BENVENUTO FEBBRAIO, di Vincenzo Cardarelli, a cura di Imma Paradiso
Poeti: BENVENUTO FEBBRAIO, di Vincenzo Cardarelli, a cura di Imma Paradiso
BENVENUTO FEBBRAIO
Dice un famoso proverbio: “Febbraio, febbraietto mese corto e maledetto”; e un altro recita: “Febbraio d’ogni mese è il più corto ed il men cortese”; e non finisce qui, visto che ve ne sono a bizzeffe e quasi tutti in negativo. Ma perchè febbraio si è fatta questa brutta nomina? La spiegazione è semplice e va ricercata nel modo di pensare della società contadina che tanto tempo fa era predominante in Italia: febbraio è l’ultimo mese veramente invernale, e, nei suo ventotto giorni, se faccia freddo o il clima sia mite, il guadagno è poco; infatti un febbraio rigido, magari dopo un gennaio che lo è stato altrettanto, non poteva certo esser gradito dalla popolazione; mentre se a febbraio predominava un clima troppo caldo, forte era il rischio che la natura si risvegliasse in anticipo, cosicchè le eventuali fioriture già avvenute potevano essere facilmente compromesse da una non improbabile gelata marzolina, compromettendo i futuri raccolti. Febbraio è un mese sbarazzino, irrequieto, non conosce le pause del lungo inverno ma è dispettoso come l’inizio della primavera che spunta qua e là, provocante.
Non aspettarti pace dalla bora di febbraio.
Questo mese è come un ragazzo fastidioso, vivace che butta per aria tutta la casa, fa ribollire il sangue, e annuncia l’arrivo del folle mese di marzo, mutevole e pericoloso.
Calzante il paragone che Cardarelli effettua tra Febbraio e un ragazzino vivace, inquieto e dispettoso che giunge a personificare il mese tramite una similitudine efficace. Il ragazzo che mette in disordine la casa, cambia i piani, sembra infatti richiamare il movimento inquieto del vento, la bora di febbraio, che tutto scompiglia e non permette requie.
Infine, il poeta annuncia l’arrivo di marzo un “mese folle” che rispetto al più birichino febbraio appare più pericoloso perché scostante, mutevole e indiavolato.
Febbraio di Vincenzo Cardarelli
Febbraio è sbarazzino.
Non ha i riposi del grande inverno,
ha le punzecchiature,
i dispetti
di primavera che nasce.
Dalla bora di febbraio
requie non aspettare.
Questo mese è un ragazzo
fastidioso, irritante
che mette a soqquadro la casa, rimuove il sangue, annuncia il folle
marzo
periglioso e mutante.
*Versi descrittivi deliziosi, questo mese è corto ma pieno dell’allegria del carnevale e la dolcezza del giorno di san Valentino…in fondo è un ragazzaccio che si fa voler bene.
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