L’azienda Agricola Rocca Rondinaria: il vino autentico alessandrino!, di Cristina Pipoli

L’azienda Agricola Rocca Rondinaria: il vino autentico alessandrino!

<<Frequentando le fiere, mi accorgevo molto spesso che  la temperatura presente nei locali rendeva  molto difficile la degustazione dei nostri vini da bacca dolcetto, loro sono ricchi di tannino. Così ho pensato di prendere la cestina, il cavagno, che si utilizza nella vendemmia, poi dato che al castello abbiamo una collezione di materassi e cuscini di lana, mi è sembrato geniale sfruttare le proprietà di conservazione della temperatura che la lana ha>>.

Oggi parliamo di vino, di Giovanna De Rege e Lucesio Venturini che nel 2011 decidono di fondare ad Alessandria “l’azienda Agricola Rocca Rondinaria”. 

Giovanna ha avuto un’idea geniale per far degustare il loro vino rosso anche mentre ci sono delle temperature gelide, è riuscita a fare un ottimo ragionamento:così come per i vino bianchi esistono le glacette è riuscita a trovare con la lana di pecora una soluzione per i loro vini rossi, infatti quando parte per le fiere, immerge la lana nelle bottiglie, questo consente un’ottima degustazione.

<<Il nostro vino ha gradito questo soffice nido!>>.

Attualmente l’azienda alessandrina produce vini a bacca rossa: Dolcetto e barbera e a bacca bianca da uve Timorasso.

Il loro progetto di recupero di vigneti storici abbandonati ormai da decenni, nacque quando si trasferirono nel castello di Rocca Grimalda, insieme ad altre sorelle, zona famosa per i suoi vini.

All’interno del loro lavoro, emerge un’amore innato e profondo per la natura, hanno sempre amato e nutrito l’interesse per la vigna e il lavoro agricolo, in passato hanno maturato piccole esperienze in una cascina dell’Appennino ligure. Si sono fin da subito approcciati a questa nuova avventura basandosi sul rapporto uomo-terra, adorano i loro vini biologici, biodinamici ovvero naturali. 

<<Lavoro impegnativo, vigne molto pendenti, tantissima manualità, piedi sulla terra e non sul trattore, alberi in vigna e intorno alla vigna. Guardare, sentire, capire, sbagliare, continuare, respirare, cantare.

Mi farebbe piacere che si avesse sempre voglia di buttare il seme, a raccogliere, forse, ci penseranno i nipoti o altri che seguiranno, si vedrà…>>.

<<Ci fa piacere che Cristina si sia interessata a questa realtà vissuta con passione da “due giovani vignaioli di nobile età>>.


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